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Trovati 14 documenti.
Scoprire i beni relazionali : per generare una nuova socialità / Pierpaolo Donati
Soveria Mannelli : Rubbettino, 2019
Abstract: Da alcuni anni le scienze sociali hanno "scoperto" un tipo di beni che non sono né cose materiali, né idee, né prestazioni, ma consistono di relazioni sociali, e per tale ragione sono chiamati "beni relazionali". Riguardano tutte quelle relazioni che fanno fiorire le persone. Realizzano una "vita buona" e una "società buona", e in particolare una democrazia matura. Si tratta di esplorare queste realtà, a cui sono interessate un po' tutte le discipline che riguardano la vita sociale (in particolare sociologia, psicologia, economia, politologia, filosofia, pedagogia), per comprendere quale sia il loro apporto pratico. Il libro presenta una teoria generale dei beni relazionali. Segnala esempi concreti. Chiarisce chi e come li può creare. In breve, offre prospettive di azione per tutte le forme di organizzazione sociale che vogliano essere generative di beni, anziché di mali, personali e collettivi
Cinisello Balsamo : San Paolo, 2017
Abstract: Viviamo in un mondo caratterizzato da un'epocale accelerazione tecnologica: il 50% della popolazione mondiale usa Internet, metà del traffico è su smartphone. In Italia il 68% delle famiglie ha un collegamento attivo. Partendo da questo dato, il Rapporto Cisf 2017 compie un'approfondita indagine empirica, con interviste a 4mila soggetti, per indagare come le Information&Communication Technologies stiano modificando le relazioni private e pubbliche. Il Rapporto fotografa una famiglia in divenire, in cui l'assimilazione della tecnologia è stata più lenta che in altri Paesi, ma non per questo meno potente nell'inesorabile cambiamento delle abitudini: i profili sui Social Network che forgiano nuove identità, il tempo trascorso davanti allo schermo, le "fake news- più reali del reale, le relazioni esclusivamente virtuali, i tanti piccoli "focolari- silenziosi in cui si trasforma il salotto di casa... Quanto le nuove tecnologie sono funzionali alla nostra vita e quanto, invece, hanno creato nuovi bisogni e dipendenze? In questo scenario, la famiglia è chiamata a essere protagonista attiva, sul filo teso tra la salvaguardia di valori umani fondamentali e l'uso responsabile e consapevole delle nuove tecnologie.
Sociologia relazionale : come cambia la società / Pierpaolo Donati
Brescia : La Scuola, 2013
Terzo settore, mondi vitali e capitale sociale / a cura di Pierpaolo Donati e Ivo Colozzi
Milano : F. Angeli, 2007
Milano : F. Angeli, 2005
Abstract: Il volume espone il senso dell'approccio relazionale nelle scienze sociali. Un approccio che parte dalla constatazione che la società contemporanea è caratterizzata da un progressivo distanziamento fra l'umano e il sociale e che il sociale non è più percepito come il luogo dove abiti l'umano. Di fronte a tale esito storico, la sociologia relazionale interpreta l'emergere delle forme sociali come dinamica della continua differenziazione e reciproca integrazione fra l'umano e il sociale. Il testo mostra perché e come indagare i fenomeni sociali in quanto relazioni sociali emergenti. Una sociologia della vita quotidiana che ripensa i suoi presupposti culturali e le implicazioni latenti, anche etiche, del fare sociologia nell'epoca dopo-moderna.
Milano : F. Angeli, 2003
Abstract: Le società contemporanee si trovano oggi ad affrontare un problema sociale che sta diventando sempre più drammatico: la mancanza di equità fra le generazioni.Ancora pochi sono coloro che hanno una consapevolezza chiara e documentata di come l'attuale assetto delle relazioni sociali, economiche e politiche sia fortemente penalizzante nei confronti delle nuove generazioni. Nonostante le evidenze empiriche, infatti, il tema dell'equità fra le generazioni stenta a diventare una public issue e viene affrontato in maniera confusa e ambigua, senza il supporto di un apparato teorico in grado di orientare la riflessione e l'osservazione.L'obiettivo dei saggi qui presentati è quello di fare il punto sul dibattito attuale e di proporre un approccio più completo, di natura sociologica, in grado di indagare ordinatamente le diverse dimensioni del concetto di equità intergenerazionale. Il volume intende quindi contribuire alla costruzione di un framework concettuale più ampio di quelli oggi circolanti fra gli studiosi e i policy makers, allo scopo di differenziare e integrare i vari approcci conoscitivi e di intervento operativo in materia, nel tentativo di comprendere come le singole istituzioni sociali (a partire dai principali sottosistemi sociali: Stato, mercato e Terzo settore) possano promuovere una maggiore equità fra le generazioni all'interno della società.
Milano : F. Angeli, 2002
Abstract: Le trasformazioni del quadro demografico e dello stato sociale hanno imposto all'attenzione dei ricercatori, dei policy makers e dell'opinione pubblica la questione generazionale. In che misura queste trasformazioni hanno alterato i rapporti di scambio e l'equità delle generazioni? In che modo il problema è stato affrontato dalle principali istituzioni della società - famiglia, mercato e Stato - e con quali conseguenze dal punto di vista della divisione delle responsabilità? Come sono cambiate le relazioni all'interno della famiglia, della parentela e nella società più ampia fra giovani ed anziani, genitori e figli, nonni e nipoti? Che effetti hanno avuto questi cambiamenti sui processi che governano la transizione delle giovani generazioni all'età adulta? Con quali prevedibili conseguenze per l'assetto futuro della società? Quali peculiarità caratterizzano la realtà italiana nel panorama internazionale? E volume affronta e discute questi interrogativi attraverso una approfondita analisi secondaria dei risultati delle indagini statistico-sociali condotte in Italia negli ultimi decenni integrandoli con dati ed informazioni provenienti da indagini più mirate. Sono trattati, in particolare, la famiglia lunga e le nuove modalità in cui si inquadra la convivenza fra genitori e figli; le reti di scambio e i flussi di aiuti presenti nella struttura della parentela allargata; i rapporti fra le generazioni estreme dei nonni e dei nipoti; la struttura dei legami di amicizia e di vicinato e le loro funzioni sociali.
Torino : Bollati Boringhieri, 2001
Abstract: Prospettive del lavoro come relazione sociale in una economia dopo-moderna. Nell'epoca della globalizzazione, il lavoro diventa una grande questione sociale ex novo. L'autore propone un nuovo approccio umanistico al mondo del lavoro seguendo il quale si può mostrare che la società dopo-moderna crea le condizioni di un lavoro emergente. Pierpaolo Donati è ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna.
Teoria relazionale della società / Pierpaolo Donati
Milano : F. Angeli, c1998
Padova : CEDAM, 1998
Sociologia del terzo settore / a cura di Pierpaolo Donati
Roma : NIS, 1996
Abstract: Terzo settore è qui definito come l'insieme delle organizzazioni di solidarietà sociale che non dipendono dallo Stato e non agiscono per fini lucrativi di mercato. Il volume intende offrire una presentazione organica di tale realtà, nel quadro dei grandi cambiamenti che stanno investendo la società contemporanea. La trattazione vuole rispondere a tre quesiti fondamentali: che cos'è, cosa produce, come funziona il terzo settore.
Introduzione alla sociologia relazionale / Pierpaolo Donati
5. ed.
Milano : F. Angeli, 1993
La famiglia in una società multietnica / a cura di Eugenia Scabini e Pierpaolo Donati
Milano : Vita e pensiero, 1993
Famiglia e politiche sociali : la morfogenesi familiare in prospettiva sociologica
Milano : Angeli, 1981
Abstract: Il software traduce il pensiero umano in azioni di macchinari. Senonché il pensiero può contenere errori, così come errori possono essere commessi nella traduzione del pensiero in mosse di macchinari. Pensiamo, ad esempio, a un terminale bancomat. Cosa fa chi sviluppa il software per la sua guida? Mette innanzitutto giù il suo pensiero, nelle cosiddette specifiche o lista delle azioni da far compiere al terminale. Successivamente, consegna le specifiche a chi produce il programma di guida. Tuttavia, le specifiche possono contenere errori, così come errori possono essere commessi dal programmatore. Con la conseguenza di imprevedibili malfunzionamenti e perdite economiche. Pertanto, la Banca che commissioni il software imporrà, al produttore, un requisito di affidabilità (ad esempio, che esista una probabilità di malfunzionamento non superiore a uno su centomila nelle 24 ore). Quel che vale per un bancomat vale anche per il servosterzo di un'automobile, l'autopilota di una metropolitana, quello di un aereo o di un vettore satellitare. In questi casi, un malfunzionamento produrrebbe perdite anche umane. Pertanto, chi commissioni il software imporrà ora sia un requisito di affidabilità sia uno di safety, cioè di sicurezza contro eventi catastrofici. Come deve operare, chi produce software, perché esso non infranga i requisiti di affidabilità e safety? È la domanda a cui questo testo intende rispondere.