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Trovati 80 documenti.
Il malato immaginario / Molière ; a cura di Donata Feroldi ; prefazione di Fernando Marchiori
Milano : Feltrinelli, 2023
Abstract: Il malato immaginario è una commedia-balletto in tre atti e tre intermezzi, rappresentata per la prima volta il 10 febbraio 1673 al Palais-Royal con musiche di Marc-Antoine Charpentier e coreografie di Pierre Beauchamp. Il tema della medicina è molto in voga all'epoca dati i progressi scientifici. Il testo è dunque una satira rivolta principalmente alla figura del medico, considerato un essere avaro, pericoloso e pedante con quel suo linguaggio forbito. In tutta la commedia è presente comicità con giochi di parole e allusioni, con travestimenti e gesti buffi, con malintesi e con personaggi bislacchi. Non manca però una nota di amarezza: Argan ha una sola malattia, l'ipocondria, ed è ossessionato dalla morte che cerca di contrastare con l'illusione che la medicina possa avere la meglio sulla natura
L'avaro / Molière ; a cura di Donata Feroldi ; prefazione di Fernando Marchiori
Milano : Feltrinelli, 2022
Universale economica Feltrinelli. Classici
Abstract: Arpagone è un vecchio avaro, uomo d'affari e usuraio. Tutto nella sua esistenza, dal rapporto con i figli alla gestione domestica, è influenzato dall'ossessione per il denaro, in particolare per il suo tesoro più prezioso, una cassetta colma d'oro che cela seppellita in giardino per il terrore che qualcuno possa trovarla e sottrargliela. Quando l'avaro decide di imporre ai due figli Cleante ed Elisa matrimoni di puro interesse con una ricca vedova e un facoltoso anziano, i giovani, aiutati dai loro servi, si daranno da fare per contrastare i tirannici intrighi del padre con altrettante opposte macchinazioni. Ma nel momento in cui il servitore di Cleante scova il tesoro nascosto da Arpagone, va in scena il dolore di un uomo che ha perso il proprio bene più caro. Molière non ha tanto creato un'opera teatrale corale, quanto un personaggio che domina la scena, poiché tiene insieme l'Avaro con la maiuscola, ovvero il vizio, la sua figurazione astratta, con il personaggio in carne e ossa che si muove sul palco e con l'avaro minuscolo che tuttavia abita in ciascuno di noi. Un moderno uomo d'affari disposto a tutto pur di trarre il massimo profitto, in linea con la mentalità mercantilistica del tempo di Molière - e del nostro.
L'avare et autres pièces / Molière ; adaptation de Sarah Guilmault ; illustrations de Fabio Visintin
[S.l.] : Cideb, 2016
Abstract: Harpagon est un homme avare : l'argent dirige sa vie affective et celle de ses enfant. Agnès est une jeune fille innocente qui découvre l'amour malgré la tyrannie de son tuteur.
L'avaro / Moliere ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Sandro Bajini
14. ed.
Milano : Garzanti, 2015
Abstract: In Arpagone, Il protagonista della commedia, l'avarizia ha soffocato ogni sentimento e offuscato ogni residuo barlume di coscienza. Sordido, autoritario, egoista, egli progetta di sistemare i suoi due figli, Elisa e Cleante, secondo il proprio tornaconto, senza alcun rispetto per la loro volontà e i loro affetti. Il denaro è il suo demone, il suo assoluto, la passione che io devasta. Dietro la figura tradizionale dell'avaro, che molto deve a Plauto, Molière lascia intravedere un personaggio del XVII secolo, un ricco borghese parigino con l'anima del finanziere e dell'affarista che sarà propria dei suoi epigoni balzachiani, da Grandet a Mercadet. Molière non è un censore dei vizi né un pedante apologeta della moderazione: si limita a ritrarre gli uomini come sono, a disegnare campioni di dissennatezza, monomaniaci in bilico tra commedia e tragedia che suscitano il riso ma anche amare riflessioni sulla natura umana.
Teatro / di Molière ; a cura di Francesco Fiorentino ; testo francese a cura di Gabriel Conesa
Milano : Bompiani, 2013
Abstract: L'opera di Molière - oltre a riempire da tre secoli non solo teatri e biblioteche - è anche riuscita a imporre alcuni personaggi come archetipi morali: dal misantropo all'avaro, dal malato immaginario al cornuto immaginano, dal tartufo al borghese gentiluomo. Tuttavia la sovranità molieriana sulle tecniche del riso, che sfugge alle leggi del tempo, si alimenta di un contesto culturale e teatrale preciso e irripetibile. Nasce dalla combinazione miracolosa della tradizione farsesca e della commedia italiana con la lezione di una delle più raffinate elaborazioni della civiltà occidentale, la cultura seicentesca dell'honnéte homme: i meccanismi inesorabili e spesso feroci del riso coniugati con l'eleganza morale di un'epoca. Una straordinaria miscela i cui molteplici elementi sono stati messi a fuoco dall'equipe di specialisti, coordinata da Francesco Fiorentino, che ha realizzato questa nuova edizione, in cui, per la prima volta, si presenta ai lettori italiani il testo francese, curato con rigore filologico da Gabriel Conesa. Le introduzioni e i commenti, insieme alle traduzioni eleganti e affidabili, contribuiscono, infatti, a situare le commedie nel loro contesto e ne suggeriscono le più accreditate chiavi di lettura. Nel volume trovano posto tutte le commedie di Molière, tranne sei, meno decisive per la comprensione della sua arte.
Il malato immaginario / Molière ; a cura di Gianni Nicoletti ; traduzione di Lucio Chiavarelli
2. ed. integrale
Firenze : Giunti, 2012
Abstract: Rappresentare il ridicolo per esorcizzare il dolore e l'amarezza: questa è, in sintesi, la formula magica del teatro di Molière. Mettere in scena le caricature degli stereotipi classici (qui il malato immaginario, altrove l'avaro o il misantropo) è la chiave di volta per attualizzare i vizi della contemporaneità e criticarli, da una parte, e dall'altra parte consegnare a imperitura fama dei capolavori universali del genere comico. Commedia in tre atti del 1673, è incentrata sulla figura dell'ipocondriaco Argante, circondato di dottori e sempre ansioso di nuove cure, che vorrebbe dare la figlia maggiore in sposa al proprio medico per assicurarsene i servigi fino alla fine dei suoi dolorosi e sofferenti giorni. Fu proprio sulle tavole del palcoscenico, mentre interpretava Argante, che Molière, malato reale, subì l'ultimo attacco della malattia che in poche ore Io condusse alla morte. In tempi più recenti, resta magistrale l'interpretazione di Sordi de Il malato immaginario, nell'omonimo film del 1979, diretto da Tonino Cervi.
L'avaro / Molière ; cura e traduzione di Luigi Squarzina
3. ed. integrale
Milano : Newton Compton, 2011
Abstract: Questa commedia, concepita nel 1668, è indubbiamente fra le più famose di Molière. L'Avaro, in cui il vizio distrugge ogni pietà che unisce il padre al figlio, è di una straordinaria grandezza e raggiunge un alto livello di tragicità: anche Goethe al pari di tanti altri critici leggeva, dietro l'apparente comicità di Arpagone, il più ossessionato e ossessionante dei grandi protagonisti del teatro molieriano, il dramma di un uomo, prima vittima di se stesso e delle proprie angherie contro gli altri. Soppresso ogni sentimento umano tranne l'avarizia, odiato perfino dai propri figli, questo personaggio, ispirato ali'Aulularia di Plauto, continua a essere uno dei più celebri e amati del commediografo francese.
Don Giovanni, o Il convito di pietra / Molière ; introduzione, traduzione e note di Sandro Bajini
5. ed
Milano : Garzanti, 2010
Abstract: Molière, anzitutto e soprattutto uomo di teatro, consegnò al futuro una forma chiusa, perfetta, classica, che sarebbe stata modello, per secoli, di una comicità intrisa della più drammatica amarezza. Rise dei vizi degli uomini nella consapevolezza di quanto c'è di comico ma anche di patetico e di tragico in ogni umana debolezza. Don Giovanni è una delle commedie di Molière più controverse ed enigmatiche, presentata e subito ritirata dal cartellone, con l'accusa di empietà. Non solo gentiluomo malvagio e falso devoto: il leggendario personaggio è qui ritratto anche come un modello d'ipocrisia.
5. ed.
Milano : Garzanti, 2010
Abstract: Appartiene al genere della comédie-ballet quest'opera di Molière commissionata da Luigi XIV per lo svago della corte. Si compone di cinque atti, inframmezzati da intermezzi musicali danzati che si devono alla penna del celebre operista Jean-Baptiste Lully. Commedia di carattere, leggera e fantasiosa, mette in scena un ricco borghese e la sua smania di inserirsi nel mondo aristocratico. A nulla valgono le lezioni di buone maniere: alla sua smodata ambizione fa da contraltare la sua natura grossolana e rozza, che lo espone a burle e sberleffi culminanti nell'aperta comicità della scena finale: la cerimonia turca delle nozze della figlia, vera pantomima grottesca ed esilarante.
Dom Juan, ou Le festin de Pierre / Molière ; édition présenté, établie et annotée par Georges Couton
[Paris] : Gallimard, impression 2010
Il malato immaginario / Molière ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Sandro Bajini
10. ed.
Milano : Garzanti, 2009
Abstract: Qual è l'oggetto della satira di questa commedia? I medici o il malato? L'uno e gli altri. La mania del malato coincide con quella dei medici, è esattamente la stessa; Argante e i suoi terapeuti sono soltanto il tramite di una dolorosa realtà che li trascende: l'illusione umana. Ultima opera di Molière, II malato immaginario mette in scena non più i caratteri, ma tutto l'uomo nel suo momento più tragico, quando è vittima dei propri miti. È il testamento che Molière lascia morendo; lo lascia da par suo, con gli intrighi di sempre, naufragato e nascosto nella beffa e nel riso, nel gioco di prestigio tra finzione e realtà, o meglio tra finzione e finzione della finzione, che è l'amara filosofia di tutto il suo teatro.
8. ed.
Milano : Garzanti, 2008
Abstract: L'ipocrisia è il filo conduttore che unisce queste due commedie, oppste ma speculari, con le quali Molière tocca il suo apice creativo. Il Tartufo, che costò all'autore le ire della corte e del clero, mette in scena una satira dissacrante e irriverente contro la bigiotteria, i falsi perbenismi e i vizi di chi si crede depositario di ogni virtù Il misantropo invece, irride il paladino di una male intesa verità; la sua rigida intolleranza lo pone in lite perenne con il mondo e lo condanna infine a una sterile solitudine.
[Paris] : Gallimard, impression 2008
L'avaro / Molière ; introduzione, traduzione e note di Luigi Lunari
16. ed.
Milano : BUR, 2007
Abstract: Harpagon è un vecchio avaro che non pare avere altri sentimenti. I figli Cléante e Elise lo odiano. Harpagon decide di sposare la bella Marianne, amata da Cléante e di dare in moglie Elise a un vecchio, Anselme, che la accetta senza dote. Il valletto di Cléante, La Fleche, ruba la cassetta del denaro e la consegna al suo padrone che pensa di darla al padre in cambio di Marianne. Harpagon accusa però del furto il suo intendente Valère che crede che il suo amore per Elise sia stato scoperto e che questa sia la vera causa dell'ira di Harpagon. Giunge infine Anselme che riconosce in Marianne e Valère i figli da lui creduti morti in un naufragio. Gli innamorati si sposano e Harpagon ritrova il suo denaro.
La scuola delle mogli / Molière ; introduzione, traduzione e note di Luigi Lunari
Nuova ed.
Milano : BUR, 2007
Don Giovanni / Molière ; introduzione, traduzione e note di Luigi Lunari
2. ed.
Milano : BUR, 2007
[Paris] : Larousse, c2007
L'avare : comédie / Molière ; édition présentée, annotée et commentée par Evelyne Amon
[Paris] : Larousse, c2007
Le misanthrope / Molière ; édition présentée, établie et annotée par Jacques Chupeau
[Paris] : Gallimard, imprimé 2007
Le malade imaginaire / Molière ; édition présentée, établie et annotée par Georges Couton
[Paris] : Gallimard, stampa 2007