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Trovati 763 documenti.

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Quando il rischio è vita
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Materiale linguistico moderno

Mauri, Carlo

Quando il rischio è vita / Carlo Mauri ; prefazione di Andrea Vitali

Milano : Corbaccio, 2015

Abstract: Penso e scrivo la mia storia, come se scrivessi e pensassi di un altro uomo... o meglio di altri uomini, di tanti quanti in ogni atto, avvenimento, caso o avventura si sono trasfigurati in me: diventando un alpinista delle Alpi, uno sherpa sull'Himalaya, un eschimese in Groenlandia, un discendente degli Incas sulle Ande, un masai sul Kilimangiaro, un uomo primitivo fra gli indiani d'Amazzonia e fra gli aborigeni del deserto australiano. A volte, per adattarmi all'ambiente, ho dimenticato la mia cultura e sono sopravvissuto meglio con il solo istinto: come un animale; ho immaginato di essere un pinguino all'Antartide e anche un delfino, quando navigavo a vela nelle acque tempestose di Capo Horn... Così non pongo limiti all'esistenza e proseguo, resisto, superando il caso che sembrava incredibile: in questo modo si compie il miracolo di scoprirmi la forza che genera in me la Fede, che è fiducia, lealtà, impegno e adesione fervida a un ideale. È una forza misteriosa, che hanno certi popoli del deserto o della foresta, e anche i pescatori in mare, e i contadini sulla loro terra e tutti gli uomini nella loro infanzia e che poi lasciano condizionare e atrofizzare insieme con gli altri cinque sensi e con la fantasia. Alpinista, viaggiatore, navigatore ed esploratore, Carlo Mauri fu soprattutto un uomo dalla curiosità insaziabile nei confronti del mondo e degli uomini che lo abitano.

Il popolo russo in guerra
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Fedorcenko, Sofja

Il popolo russo in guerra / Sofja Fedorcenko

Lugano : ADV, 2014

Abstract: Nel 1917, in mezzo alle due rivoluzioni, quella di febbraio e quella d'ottobre, esce a Kiev un libro tanto memorabile, quanto ingiustamente dimenticato, Il popolo russo in guerra. A scriverlo è un'infermiera trentaseienne, Sof'ja Fedorcenko, appena rientrata dal fronte dove ha assistito i feriti di quel conflitto che costerà alla Russia zarista due milioni di morti. In queste pagine non troviamo lo sguardo personale dell'autrice sulla Grande guerra, bensì le voci di decine di soldati senza nome, contadini e operai persi in una carneficina ai loro occhi incomprensibile e destinata da lì a breve a trasformarsi in lotta di classe aperta. Refrattaria all'enfasi patriottica di tanti suoi colleghi letterati, la Fedorcenko si farà interprete di un'umanità subalterna e sofferente, condannata altrimenti all'invisibilità. Un montaggio di voci che, riproducendo le cadenze della parlata contadina, dà spazio agli umori più disparati: la fedeltà cieca verso i superiori e la tentazione di rivolgere le armi contro chi ha mandato il popolo a morire; la nostalgia struggente di casa e la voglia di cominciare una nuova vita; l'odio per il nemico e la scoperta dell'altro; la violenza subita e infetta. Pagine a un tempo epiche e laconiche che restituiscono il ritratto collettivo del soldato russo, senza censure né abbellimenti.

Diario di guerra
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Bissolati, Leonida

Diario di guerra : i taccuini del soldato-ministro 1915-1918 / Leonida Bissolati ; a cura di Alessandro Tortato

Milano : Mursia, 2014

Abstract: Leonida Bissolati soldato-ministro, ma anche socialista-riformista, interventista-democratico, anti o filo-cadorniano, wilsoniano, massone: un personaggio complesso, talora apparentemente contraddittorio se non ambiguo (basti pensare al rapporto con il generale Luigi Cadorna). Volontario alpino nel 1915 a 58 anni, ferito gravemente e nominato ministro l'anno seguente, annotò la sua straordinaria Grande Guerra su undici taccuini di formato tascabile, ora proposti per la prima volta in edizione integrale, senza censure, e completati in Appendice dalle lettere alla moglie, da alcuni discorsi e dai carteggi con i principali attori della scena politica e militare nazionale. La cronaca quotidiana è ripetutamente interrotta e ripresa, in concomitanza con le vicende che videro protagonista il ministro-soldato che portò la politica in trincea e la trincea nella politica. Con la sua varietà stilistica, dalla sintesi della cronaca ai toni poetici alpini, alla polemica politica appassionata, il diario di Bissolati è uno dei documenti più importanti per aiutarci a comprendere quali potenti tensioni e pulsioni la Grande Guerra abbia acceso nell'umanità mondiale e nel panorama politico italiano.

Il divano di Freud
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Albano, Lucilla

Il divano di Freud : Mahler, l'Uomo dei lupi, Hilda Doolittle e altri : i pazienti raccontano il fondatore della psicoanalisi / Lucilla Albano

Milano : Il saggiatore, 2014

Abstract: Nei quarant'anni compresi tra il Progetto di una psicologia e Analisi terminabile e interminabile, Sigmund Freud si dedicò, con assidua regolarità, a quel lavoro lungo e faticoso che fu la terapia analitica. Ebbe in cura decine e decine di pazienti - molti dei quali rimasti sconosciuti - che guardarono a lui come a un demiurgo, a un genio benefico, a un grande padre magico e onnipotente. Questa è l'immagine di Freud che emerge, sia pure con diverso grado di idealizzazione, in tutti i testi qui raccolti: ricordi, memorie, diari, pagine autobiografiche dei pazienti, alcuni celebri e, per la maggior parte, allievi che dal maestro andarono in analisi didattica. L'interesse di queste testimonianze, più che psicoanalitico, è storico e biografico. Nel loro complesso, forniscono un ritratto inedito di Freud, ripreso in primo piano dalla distanza ravvicinata che caratterizza, formalmente ed emotivamente, la relazione analitica. Insieme, delineano il quadro di una scienza nascente e di un movimento: quello, allora in espansione, delle Società di Psicoanalisi. Gli scritti qui raccolti individuano anche, come suggerisce Lucilla Albano nell'introduzione, le possibili forme di una quarta storia, la meno studiata: la storia che il paziente racconta a posteriori ad analisi conclusa, dopo aver ascoltato le interpretazioni dello psicoanalista e, nel caso, dopo la redazione del caso clinico.

Diario di un anno
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Bonomi, Ivanoe

Diario di un anno : (2 giugno 1943-10 giugno 1944) / Ivanoe Bonomi ; introduzione di Umberto Gentiloni Silveri

Roma : Castelvecchi, 2014

Abstract: Pubblicato nel 1947, il Diario è una ricostruzione lucida e appassionata di un anno decisivo della storia italiana che, tra il 2 giugno 1943 e il 10 giugno 1944, ha segnato il passaggio definitivo dal fascismo alla democrazia. Il racconto è diviso in tre momenti principali: la pressione antifascista svolta da Bonomi sulla Corona, per attuare un colpo di Stato che poi non si realizzerà; il travaglio per uscire dall'alleanza tedesca, incentrato sui primi quarantacinque giorni del Governo Badoglio e conclusosi con la proclamazione dell'armistizio, l'8 settembre 1943; e, in ultimo, la lotta clandestina del Comitato di Liberazione Nazionale, fino all'ingresso degli Alleati a Roma il 4 giugno 1944 e la successiva formazione del primo Governo composto da tutte le forze antifasciste e guidato da Bonomi stesso. Il Diario si chiude con la costituzione del suo primo Gabinetto, perché da quel momento in poi la sua attività, diventata pubblica, non aveva più alcuna necessità di essere annotata. Con un mirabile equilibrio tra resoconto storico e valutazioni personali, Bonomi riesce a restituirci una delle immagini più autentiche di un periodo cruciale della nostra storia recente.

Nel ventre della bestia
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Abbott, Jack Henry

Nel ventre della bestia / Jack Henry Abbott ; traduzione dall'inglese di Lanfranco Caminiti

Roma : DeriveApprodi, 2014

Abstract: La storia di questo libro inizia con l’amicizia tra Abbott e il romanziere Norman Mailer, alla fine degli anni Settanta, quando Abbott si trova in prigione nello Utah per rapina a mano armata e durante la detenzione uccide un altro carcerato. Nasce una corrispondenza con Mailer che assume fin da subito un tono letterario e che viene pubblicata sulla prestigiosa rivista «New York Review of Books», riscontrando un enorme successo di pubblico. Ne segue la pubblicazione del libro Nel ventre della bestia che diventa un best seller. Successo e clamore consentono ad Abbott di ottenere la libertà condizionata.Rimesso in libertà nell’81, si stabilisce a Greenwich, il quartiere radical di New York, e diventa il beniamino della high society. Ma a placarlo non bastano né la fama né i soldi. Sei settimane dopo il suo rilascio, in un alterco davanti a un ristorante, pugnala a morte un cameriere di 22 anni. Arrestato di nuovo, Abbott viene condannato ad altri 15 anni di prigione e a pagare oltre 7 milioni e mezzo di dollari ai familiari della vittima. Nel febbraio del 2002, a 58 anni, si suicida impiccandosi alle sbarre della sua cella.

La libertà di andare dove voglio
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Messner, Reinhold

La libertà di andare dove voglio / Reinhold Messner

Milano : Corbaccio, 2013

Abstract: Dalle Odle, le Dolomiti di casa, ai 14 ottomila, Messner racconta le sue imprese straordinarie dal punto di vista dell'alpinista che sa di aver cambiato per sempre il modo di andare in montagna: muovendosi con estrema agilità organizzativa e con una velocità fino a quel momento impensabile, riducendo al minimo i supporti tecnologici e rispettando al massimo l'ambiente. Come in altri libri introspettivi, quali La mia vita al limite, Messner rende il lettore partecipe delle sue riflessioni: l'incontenibile bisogno di libertà e la continua necessità di mettersi alla prova, il mistero e l'imprevedibilità della natura, il peso della responsabilità, l'intesa con i compagni di cordata, l'amicizia e i litigi. La libertà di andare dove voglio è in primo luogo la straordinaria testimonianza di un uomo che ha sempre vissuto le imprese in montagna come altrettante tappe di un cammino di conoscenza.

Où on va, papa?
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Fournier, Jean Louis

Où on va, papa? / Jean-Louis Forurnier

Paris : Librairie générale française, 2013

Kein Job für schwache Nerven
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Anders, Peter

Kein Job für schwache Nerven : neue Fälle des Tatortreinigers / Peter Anders, mit Timur Vermes

München : Heyne, 2013

Dieci cani per un sogno
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Varigas, Francois

Dieci cani per un sogno / François Varigas ; testimonianze raccolte e ordinate da Jean-François Chaigneau ; con 30 fotografie a colori di François Varigas

Roma : Castelvecchi, 2013

Abstract: Il 28 aprile 1982 François Varigas parte da Frobisher Bay, nell’isola di Baffin, per una traversata del Grande Nord canadese, che iT* concluderà dopo un anno a Dawson City, al confine tra lo Yukon e l’Alaska. Porta con sé solo lo stretto indispensabile - una tenda e poche altre cose - e viaggia su una slitta trainata da una muta di cani da lui personalmente allevati e addestrati. Scritto con l’aiuto del giornalista Jean-François Chaigneau, Dieci cani per un sogno è la rievocazione di quell’avventura memorabile: una corsa massacrante, lunga settemila chilometri, in mezzo ai ghiacci e alle tormente, sfidando il gelo, la fame e gli animali selvatici; e superando momenti terribili in cui la morte sembrava l’unica via di fuga da solitudine e disperazione. Alla fine, il temerario esploratore francese avrà stabilito una serie impressionante di primati: l’attraversamento completo dell’isola di Baffin, la traversata della regione artica in inverno, la prima spedizione in solitaria con un equipaggio di cani, il record di distanza coperta in un solo anno e la prima esplorazione tra foresta boreale e tundra artica. Varigas, grande lettore di Jack London, racconta la storia vera di un’impresa estrema e commovente, vissuta con l’unico ma inestimabile conforto dell’affetto dei suoi cani.

Figli della luna
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Leigheb, Maurizio

Figli della luna : vita e morte tra i pigmei della Nuova Guinea / Maurizio Leigheb

Novara : Interlinea, c2013

Abstract: Dedico questo mio commosso ricordo ai piccoli uomini con cui ho vissuto sulle montagne della Nuova Guinea occidentale. Sapevo che, nel momento in cui avrei cercato di raccontarlo, il fragile microcosmo in cui vivevano sarebbe svanito come in un sogno, col suo incanto, la sua umanità, i suoi valori, le sue credenze, le sue gioie, violenze e paure; che un malinteso, prevaricante progresso lo avrebbe travolto e perduto per sempre. Ma è proprio per questo che l'ho fatto: per rivivere quei momenti, ritornare col pensiero in quei luoghi lontani, serbare la memoria di quella gente fuori dal tempo. In termini evoluzionistici, essa ci ricorda come poteva essere la vita umana decine di migliaia di anni fa, ciò che eravamo, ciò che siamo e quello che abbiamo perduto. Questa non è un'opera di divulgazione scientifica, ma una libera narrazione a sfondo antropologico. I fatti narrati sono realmente accaduti, anche se deformati dalla visione magico-religiosa dei nativi e dalla fantasia dell'autore.

Sepolti a Varsavia
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Ringelblum, Emmanuel

Sepolti a Varsavia : appunti dal ghetto / Emmanuel Ringelblum ; a cura di Jacob Sloan

Roma : Castelvecchi, 2013

Abstract: In Sepolti a Varsavia Emmanuel Ringelblum ha raccontato l'orrore quotidiano degli ebrei di Varsavia durante l'occupazione nazista. Ha svolto questo compito come un dovere ineludibile per un militante, uno storico e un essere umano, considerando inscindibili queste tre nature della sua persona e pagando infine con la vita. Negli anni terribili che portarono allo sterminio degli ebrei polacchi, Ringelblum, studioso affermato e attivista politico, riuscì a creare una rete clandestina per raccogliere documenti e testimonianze all'interno delle mura che i nazisti avevano innalzato attorno al Ghetto. Osservare, annotare, tramandare erano allora una forma necessaria di resistenza, uno dei fronti su cui occorreva lottare. Ed è quanto ci rimane di quei giorni. Molti dei suoi Appunti, nascosti in dieci scatole di metallo, furono ritrovati nel 1946, un'altra parte tornò alla luce nel 1950, in due contenitori del latte sigillati. Non sono un diario privato: l'autore si offre come terminale di un grande lavoro collettivo che voleva essere la fotografia, il più possibile oggettiva, di quanto stava accadendo. C'è qui la traccia grezza e inequivocabile, priva di filtri letterari, di cosa abbia significato la persecuzione nazista e di come sia penetrata, disfacendola, nella vita di coloro che l'hanno subita: dalla disgregazione familiare alla precaria economia di contrabbando, dalla cancellazione dello stato di diritto alle delazioni, agli slanci di umanità.

La casa di via Garibaldi
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Harel, Isser

La casa di via Garibaldi : come ho catturato Adolf Eichmann / Isser Harel

Roma : Castelvecchi, 2012

Abstract: In una casa di Via Garibaldi, alla periferia di Buenos Aires, abitava verso la fine degli anni Cinquanta un grigio e stempiato signore di nome Ricardo Klement. Conduceva una vita metodica e ineccepibile, ma Ricardo Klement era in realtà Adolf Eichmann, ex colonnello delle SS e principale esecutore materiale della «soluzione finale», il responsabile dello sterminio di milioni di ebrei. Dopo averlo individuato grazie alla segnalazione di un vicino di casa, i servizi israeliani iniziarono una complessa operazione per catturare l’ufficiale nazista e portarlo vivo al di là dell'Atlantico, di fronte al tribunale del popolo ebraico. In questo straordinario memoir,Isser Harel, leggendario leader deU’intelligence israeliana, ricostruisce la drammatica partita a tre tra gli agenti segreti, il criminale di guerra e le autorità argentine, alla cui giurisdizione Eichmann andava sottratto. Dall’identificazione al macchinoso pedinamento, fino al sequestro e al trasporto clandestino di Eichmann a Tel Aviv, La casa di Via Garibaldi potrebbe essere un perfetto thriller spionistico, ma è anche il freddo resoconto di un episodio cruciale e potentemente simbolico della storia tragica del Ventesimo secolo.

Arrampicare è il mio mestiere
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Maestri, Cesare

Arrampicare è il mio mestiere / Cesare Maestri ; prefazione di Dino Buzzati

Milano : Dalai, 2012

Abstract: Cesare Maestri, il ragno delle Dolomiti, uno dei più forti alpinisti italiani di tutti i tempi, racconta le sue scalate memorabili e, attraverso di esse, i momenti più importanti della sua esistenza, spesa alla ricerca della piena realizzazione di se stesso. La storia di uno scalatore cui la montagna ha regalato grandi gioie ma anche inflitto profondi dolori. Un'autobiografia in cui l'autore non rinuncia a mettersi in discussione come sportivo e come uomo. Una riflessione sviluppata nella solitudine delle arrampicate e nel silenzio della notte. Un libro sull'alpinismo che ci parla di vita, di dolore, di morte e del rapporto con le persone che ci accompagnano durante il nostro cammino, non necessariamente in verticale.

Monte Athos
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Byron, Robert

Monte Athos / Robert Byron ; traduzione di Paolo Gobetti

Como ; Pavia : Ibis, 2012

Abstract: Avremmo potuto tender la mano verso il cielo e attingere una coppa d'azzurro. Quell'ampio spazio senza confini era ora una realtà.... Nel 1927, a 22 anni, Byron parte con alcuni amici per un viaggio al Monte Athos, il luogo più sacro della Grecia, sede di diversi monasteri ortodossi arroccati sulle montagne della penisola calcidica. Un'esperienza eccezionale, in quanto l'accesso ai monasteri è consentito solo a pochi e la testimonianza di Byron è quindi particolarmente interessante e significativa. Con lui, conversiamo con i monaci, entriamo nelle basiliche addobbate di gioielli e icone preziosissime, veniamo introdotti a una vita particolare e appartata, che segue ritmi antichi e per noi inconcepibili.

Memorie di un guerriero cheyenne
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Kum-mok-quiv-vi-ok-ta

Memorie di un guerriero cheyenne : la lunga marcia verso l'esilio / Gambe di Legno

Milano : Res gestae, 2012

Abstract: Tra i guerrieri pellerossa il più famoso è stato senza dubbio il cheyenne Gambe di Legno (Wooden Legs), così chiamato per la sua incredibile resistenza fisica. Gambe di Legno partecipò alla battaglia del Little Big Horn contro Custer e fu contattato dall'autore del libro, Thomas Marquis, allo scopo di ricostruire il ricordo di quell'evento. Ne nacque invece una sorta di racconto lunghissimo sulla vita dei cheyenne prima di venire rinchiusi nelle riserve; un racconto vivissimo e dettagliato di tutti i fatti che riempivano le giornate della tribù negli anni che vanno dal 1855 al 1877 circa. Il libro è prezioso per le descrizioni delle usanze guerriere e di tutti i giorni dei cheyenne e, più in generale, degli indiani delle grandi pianure di allora, quando quasi tutte le altre tribù erano ormai state sconfitte. Queste pagine hanno ispirato i capolavori che hanno reso omaggio agli Indiani di America e cantato la crudele scomparsa del loro mondo, tra cui Piccolo grande uomo di Arthur Penn con Dustin Hoffman e la stupenda canzone Fiume Sand Creek di Fabrizio De André.

Il ghetto di Varsavia lotta
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Edelman, Marek

Il ghetto di Varsavia lotta / Marek Edelman ; a cura di Wlodek Goldkorn

Firenze : Giuntina, 2012

Abstract: A quei tempi, non esisteva alcun canone della scrittura sulla Shoah, e neanche la parola. Non si sa come raccontare l'inenarrabile. Marek Edelman è uno dei primi a tentare. Il risultato: questo testo è oggi più attuale che mai. Lo è perché non è un racconto epico delle gesta belliche, ma una storia su come un gruppo di ragazzi e ragazze abbia tentato di riscattare la dignità e salvare la vita di un'intera città che si voleva condannata a morte e all'ignominia. (dall'Introduzione di W. Goldkorn)

Nel mare ci sono i coccodrilli
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Geda, Fabio

Nel mare ci sono i coccodrilli : storia vera di Enaiatollah Akbari / Fabio Geda ; a cura di Maurizio Onnis

[S. l.] : Salani narrativa, 2011

Diventare genitori in Italia
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Materiale linguistico moderno

Astremo, Rossano - Carrano, Maria

Diventare genitori in Italia : le avventure di una giovane madre e di un giovane padre nel tentativo, faticoso ma felice, di costruirsi una famiglia nel Paese che promette ma che non mantiene mai / Rossano Astremo, Maria Carrano

[S. l.] : Ultra, 2011

Abstract: Cosa significa, oggi, diventare genitori in Italia? Ritrovarsi a trent'anni con un lavoro precario e, nonostante il parere negativo di amici, conoscenti e familiari, provare a costruire una famiglia, comprare una casa, crescere un figlio? Questo libro racconta la storia vera di Maria e Rossano, dalla notizia della gravidanza fino ai primi complimesi della piccola Rebecca, passando per gli acquisti di mobili a rate, la ristrutturazione del nido d'amore, il rapporto con le strutture comunali dedicate all'infanzia e, naturalmente, gli eterni tentativi di conciliare le croniche difficoltà professionali con i tempi biologici dello stato interessante. Diventare genitori in Italia è un viaggio autobiografico, un vademecum per future mamme e futuri papà, un caustico atto d'accusa nei confronti di una classe dirigente che, pur difendendo a spada tratta il ruolo decisivo della famiglia nella società, si comporta in modo contrario ai suoi valori, ostacolandola e abbandonando al coraggio individuale l'iniziativa di portarla avanti.

War
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Junger, Sebastian

War / Sebastian Junger ; traduzione di Dade Fasic

[S. l.] : Sperling & Kupfer, 2011

Abstract: Per quindici mesi Sebastian Junger ha seguito un plotone di trenta soldati americani in una remota valle dell'Afghanistan, si è trovato coinvolto in molti più scontri di quanti avrebbe mai potuto immaginare, ha visto uomini morire o restare gravemente feriti e lui stesso ha rischiato più volte la vita. Il suo obiettivo era semplice ma ambizioso: voleva riuscire a comunicare al mondo i loro pensieri più intimi e le loro emozioni più sincere. Obiettivo raggiunto, perché in queste pagine Junger ci svela la verità su come i soldati vivano la guerra, tutte le guerre, e sul significato autentico di parole, ormai svuotate dalla retorica, quali onore, paura, coraggio. E si propone di rispondere a quella che lui stesso definisce la domanda-bomba: perché un uomo si butterebbe su una granata per salvare persone che conosce da pochi mesi? La risposta è sfuggente e al tempo stesso profonda, e va al cuore di ciò che significa essere un uomo, prima ancora che un soldato. War non racconta una guerra qualunque. Un'esperienza che la maggior parte di noi non farà mai e che non può comprendere appieno: l'estenuante preparazione alla battaglia, l'adrenalina che sale durante un'imboscata, la paura di morire, la fatica immane, il frastornante rumore degli spari, il trauma di uccidere, il cameratismo fra uomini che preferirebbero morire piuttosto che deludere i compagni. Da questo reportage lo stesso autore ha tratto il film candidato all'Oscar Restrepo. Inferno in Afghanistan.