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Trovati 4 documenti.
[S.l.] : Einaudi, 2024
Abstract: Nel lembo di terra più conteso della storia si sono avvicendate decine di civiltà diverse. Una narrazione a fumetti appassionante, e indispensabile, per ripercorrerne le evoluzioni e conoscere le radici dei conflitti a cui assistiamo oggi. 4000 anni fa Gerusalemme era una piccola città arroccata sul crinale tra il Mediterraneo e il deserto. Dopo essere stata egizia, persiana, ebraica, greca, romana, bizantina, araba, mamelucca, ottomana, inglese, giordana, israeliana e palestinese, oggi è un effervescente agglomerato di quasi un milione di abitanti. A raccontare i territori in cui sono nati i grandi monoteismi, dove si sono fronteggiati gli imperi e dove hanno spadroneggiato i conquistatori, è un importante storico francese che, utilizzando fonti archeologiche e documenti inediti, realizza un accurato ritratto di questa città-mondo, dalle origini ai nostri giorni.
Diluvio / Stephen Markley ; traduzione di Manuela Francescon, Cristiana Mennella
[S.l.] : Einaudi, 2024
Abstract: Un’opera di proporzioni titaniche, che fonde con maestria realismo e speculazione. Un grandioso affresco che tra giochi di potere, cospirazioni, paure e speranze abbraccia decenni e continenti. Dall’autore di “Ohio”, uno dei romanzi più attesi degli ultimi anni. Fenomeni meteorologici sempre più estremi: tempeste, siccità, incendi, alluvioni. Governi sempre più divisi e impotenti. La crisi ecologica è arrivata. Sulle montagne del Wyoming, Kate Morris, una giovane attivista, dà inizio a un progetto che potrebbe cambiare il corso della storia mentre la politica rimane impantanata nei suoi riti stanchi. Intorno a lei, le vite, le aspirazioni e l’impegno di un climatologo, un giovane sbandato e un gruppo di ecoterroristi. “Diluvio” è un’opera-mondo che ci costringe a guardare in faccia il pericolo che aleggia sul destino dell’umanità. Con una scrittura poetica e potente, e la sua capacità unica di raccontare gli uomini e le donne, Stephen Markley compone il romanzo ambizioso e coraggioso dei nostri anni. E forse del nostro futuro.
[S.l.] : Einaudi, 2024
Abstract: La vita quotidiana ai tempi della guerra nei campi avversi, in Russia e in Ucraina. Dall’autrice di Heimat , un esemplare racconto illustrato. «Come giornalista visiva ho la responsabilità di dire la verità e di documentare con rigore e sensibilità la prospettiva dei miei due protagonisti, anche quando non la condivido». Fin dai primi momenti del conflitto in Ucraina, Nora Krug ha intessuto un delicato rapporto con due persone non direttamente coinvolte nelle operazioni militari ma travolte dagli effetti della guerra. Parlando una volta alla settimana con K., una giornalista di Kiev, e D., un artista di San Pietroburgo, Krug ha registrato per un anno quanto stava loro accadendo. I problemi legati alla quotidianità, cosa significa vivere costantemente la paura di essere bombardati, come cambiano i rapporti in famiglia, quanto è mutato il senso di appartenenza al proprio Paese. Da queste conversazioni è nata la cronaca di un anno difficile, il racconto drammatico di un’aggressione che ha messo in ginocchio tanto gli invasi quanto gli invasori.
Questa Sinistra inspiegabile a mia figlia : dialogo immaginario con un'adolescente / Marco Revelli
Torino : Einaudi, 2024
Abstract: Ero partito per parlare dell’epopea della Sinistra e ne stavo imbastendo l’elegia… Un dialogo immaginario con una figlia ipotetica. Trovarsi a discutere con un adolescente e provare a disinnescare un ordigno esplosivo sono esperienze non del tutto prive di affinità. Può quindi sembrare curioso che Marco Revelli scelga di svolgere questa sua riflessione sulla Sinistra in una forma tanto anomala, tra la conversazione pedagogica e il duello con un’interlocutrice agguerritissima che non fa sconti... In realtà, l’espediente si rivela efficace. Permette di intrecciare concetti generali ed esperienze di vita vissuta, gli ideali e i valori che hanno infiammato il secolo scorso e il romanzo di formazione della generazione che ha fatto il ’68 con tutto ciò che ne è seguito: il coacervo di impegno e musica, di libri e scioperi, di sogni di pace e di derive sanguinose. Quella stessa generazione di padri che per la Grande Delusione dell’esito attuale è oggi sotto accusa da parte dei propri figli. Infatti, nel ricordare quel periodo si presta subito il fianco a ritorsioni scomode (bene, bravo, ma quanto è durato?) e ad ancor più scomodi rimproveri basati sulle evidenze dello sciagurato panorama odierno. Dalle lotte sindacali di ieri, al fianco degli operai, ecco che oggi bisogna fare i conti con forme di lavoro flessibili... quanto un cappio; dall’attesa del Sol dell’avvenire, si è passati ai cieli da incubo delle «ecoansie» (ma come avete osato?); dalla ricerca della propria strada in un coinvolgimento politico sentito come necessario, ci si ritrova davanti al sospettoso disinteresse per quella stessa politica ormai diffuso tra i giovani. Tutto vero. Ma è corretto sconfessarsi di fronte a una fi glia, oppure c’è una distinzione identitaria connessa alla Sinistra ancora e sempre valida che può (deve) esserle consegnata come un lascito? Reduce dall’estenuante e talora doloroso testa a testa, Revelli risponde con fierezza e speranza di sì: «Nonostante tutto... resta comunque, indelebile, ben piantata nella quotidianità caotica che viviamo, una differenza di fondo tra chi, fra noi, continua a soffrire e indignarsi alla vista delle diseguaglianze vecchie e nuove, e chi, dall’altra parte, vi convive distratto, o ne teorizza la naturale necessità. Chi le considera un’ingiustizia da rimuovere, e chi uno stato di fatto da conservare». Non ci è dato sapere il nome della metaforica ragazzina che abita queste pagine, ma se anche fosse Coscienza Critica, su questa eredità avrebbe poco da obiettare.