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Le poesie di Jurij Živago
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Materiale linguistico moderno

Pasternak, Boris Leonidovic

Le poesie di Jurij Živago / Boris Pasternak ; a cura di Clara Strada Janovic

[Milano] : Crocetti, 2024

Abstract: “Esistono poeti nati – Pasternak”: bastano poche parole a Marina Cvetaeva per ritrarre indelebilmente l’autore del Dottor Živago, romanzo dal successo “fragoroso” (A. M. Ripellino). “Un’opera che scrivo solo per la mia anima,” confidò il poeta in una lettera alla cugina Ol’ga Freidenberg, e che diventerà, invece, un caso letterario mondiale e uno dei libri più rappresentativi del Novecento. Un romanzo dal respiro epico, sintesi della visione di Pasternak della storia russa, e colmo dei temi e delle esperienze che hanno ispirato la sua poesia, esito di un percorso cominciato nella composizione musicale. La sua caratteristica più evidente è la struttura in prosa e in versi; la sua conclusione è affidata alle poesie di Jurij Živago raccolte in un quaderno che i suoi amici, Gordon e Dudorov, sfogliano “in una quieta serata estiva”, seduti “accanto a una finestra aperta sull’immensa Mosca serale”. Poesie che non sono una mera appendice, ma la luce che richiama e rischiara l’esistenza del protagonista, come se l’intera narrazione costituisse la biografia del loro autore, l’introduzione all’opera di Jurij Živago, medico e poeta. E sono, soprattutto, l’estremo frutto della creatività di Boris Pasternak, “poeta stupendo, oltremarino” (V. Majakovskij). Anche la vita è soltanto un attimo, soltanto un dissolversi di noi in tutti gli altri, quasi un dono loro offerto. Solo una festa di nozze che dal basso irrompe dentro le finestre, solo una canzone, solo un sogno, solo un colombo cilestrino.

Poesie d'amore
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Materiale linguistico moderno

Majakovskij, Vladimir Vladimirovic

Poesie d'amore : 1913-1930 / Vladimir Majakovskij ; a cura di Paola Ferretti

[S.l.] : Einaudi, 2023

Abstract: Ancora nel 1972 Angelo Maria Ripellino stimava necessario farsi largo «a furia di gomitate» tra «le turbe di glossatori saccenti» che «continuano a impoverire questo grande poeta d'amore», confinandolo alla sola dimensione politica. Con un ritardo di mezzo secolo, ora che il culto forzoso del poeta capace di incarnare l'utopia divenuta realtà è definitivamente alle spalle, quell'invito a Rileggere Majakovskij! può essere raccolto tentando una scelta di alcuni dei momenti che meglio incarnino questa sua fisionomia più privata e universale al tempo stesso. Con una dose inevitabile di arbitrarietà, procedendo per esclusioni obbligate e motivate inclusioni, e avendo a che fare con un tema rintracciabile in ogni piega della sua poesia, un tema di cui la sua anima trabocca. Il profilo amoroso del poeta delle masse è estrapolato qui attraverso una cernita che abbraccia momenti molto distanti tra loro, che vanno dal Majakovskij futurista agli ultimi abbozzi intimisti, mettendo insieme le rime livide di un rancore insanabile e i toni del più delicato sentire, dove il cuore è a nudo, a perpendicolo sul mondo. E trascegliendo dalla tetralogia dei poemi d'amore – quattro pezzi da leggersi a coppie, frutto di due flussi creativi separati l'uno dall'altro da un settennio – due opere che restituiscono stagioni creative diverse, riflesso di profondi cambiamenti sul piano personale come su quello storico: Il flauto di vertebre, che germina dalla Nuvola in calzoni, «come perfetta miniatura di una sua parte, quella specificamente amorosa», e Amo (necessaria premessa a Su questo), in cui sono scolpiti i capisaldi autobiografici da offrire al suo giovane pubblico sovietico. (Dall'Introduzione di Paola Ferretti)

Mattino della seconda neve
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Švarc, Elena Andreevna

Mattino della seconda neve / Elena Švarc ; a cura di Alessandro Niero

Firenze ; Milano : Bompiani, 2023

Abstract: Tra le voci poetiche più innovative, originali e talentuose della letteratura russa di fine Novecento, Elena Švarc ha attinto a piene mani alle più diverse tradizioni, dalle elegie di Properzio nei lunghi cicli in cui incarna l’antica Cinzia alle avanguardie storiche fino alla grande poesia russa di inizio ventesimo secolo di cui è stata vera erede. Nei suoi versi colpiscono il peculiare simbolismo, la carica sensuale e mistica, le riflessioni sul corpo – depositario dell’anima, e quindi mappa stellare delle esperienze emotive del soggetto – e sulla sessualità, la fede nel potere della parola poetica e la consapevolezza di star cantando, in uno stile ammaliante, dalla metrica irregolare e dalle rime imperfette, la fine di una tradizione, il momento liminare in cui le forme e ciò che ancora conservano si dissolvono.

Lo specchio di bronzo
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Ermakova, Irina Valerʹebna

Lo specchio di bronzo / Irina Ermakova ; a cura di Alessandro Niero

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Molte poesie di Irina Ermakova sono ritratti e scene di vita quotidiana che riescono a diventare memorabili grazie a uno sguardo che è quello dell'entomologo, ma anche quello di chi sa estrarre una dimensione mitologica dall'osservazione della varia umanità. La cultura greca e latina è una presenza costante, sia per la rilettura antisolenne di figure classiche come Odisseo e Afrodite, sia per la disseminazione di queste tracce mitiche nei ritratti dei personaggi raccontati nelle poesie, come l'intellettuale ribelle che muore entrando a Groznyj durante uno dei conflitti ceceni, con la figura di Atropo che si confonde nel ricordo della tutrice dell'ordine che lo angustiava a scuola; come la madre avvinazzata alle prese con una figlia ritardata, o il demente autoproclamatosi portiere di un caseggiato. Tutti personaggi di una società postsovietica rappresentata in modo realistico e fantastico al tempo stesso. Ma le corde della poetessa russa sono varie e il curatore ce le presenta tutte: scopriamo così anche una voce molto forte e ispirata che canta il sentimento panico della natura e perfino una raffinata cultrice di tanka

Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina
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Kabanov, Aleksandr Michailovič

Nella lingua del nemico e altre poesie sulla guerra in Ucraina / Aleksandr Kabanov ; traduzione e cura di Alessandro Achilli

Novara : Interlinea, 2022

Abstract: «Le tue ceneri in mano ho tenuto»: un libro intenso sul tema del rapporto culturale, sociale e politico tra Russia e Ucraina grazie a uno dei maggiori poeti civili ucraini viventi che, usando la «lingua del nemico», da tempo racconta l'occupazione russa della regione della Crimea e la guerra attuale, purtroppo prevista. L'invasione militare viene trattata con un approccio personale che diventa una testimonianza viva e un monito sugli sviluppi futuri della tensione tra Russia e Ucraina con il resto del mondo occidentale. «Qui Kabanov sembra insegnarci che l'utopia della scrittura poetica è sempre uno degli strumenti più forti per (cercare di) arginare la violenza della storia» (Alessandro Achilli).

Se accendono le stelle
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovic

Se accendono le stelle : le liriche / Vladimir Majakovskij ; illustrazioni di El Lissitzky ; a cura di Guido Carpi ; introduzione di Stefano Garzonio

Milano : Rizzoli, 2021

Abstract: Uomo impetuoso e geniale, acclamato nella Russia di inizio Novecento per la sua oratoria ricca di passione e provocazione e per la capacità di trasposizione della vita in arte e della biografia in poesia, Vladimir Majakovskij fu il fondatore del futurismo russo e il propugnatore degli ideali rivoluzionari fin da prima del loro compimento storico. Questa antologia, incentrata sull'attività del poeta nel periodo precedente la Rivoluzione d'ottobre, permette di riscoprire il rapporto di Majakovskij con i grandi temi della tradizione russa e con gli slanci innovativi del futurismo. In quest'edizione di pregio, le liriche sono corredate dai dipinti e dalle grafiche di El Lissitzky, con il quale Majakovskij collaborò in diverse occasioni, che restituiscono al lettore il fermento intellettuale e culturale in cui si genera e sviluppa l'attività del poeta più importante dell'epoca sovietica. Un'opera imprescindibile per la conoscenza di un artista che non fu solo propagandista politico, ma anche uomo di profonda sensibilità, un grande poeta dall'animo vulcanico e inquieto che non ha mai smesso di interrogarsi sui turbamenti dell'esistenza umana.

Il giocatore
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Dostoevskij, Fëdor Mihajlovič

Il giocatore / Fëdor Dostoevskij

Bologna : Piretti, 2021

Abstract: In una città termale tedesca famosa per il suo casinò, il giovane precettore Aleksej Ivànovic viene posseduto dal demone della roulette, ritrovandosi in un universo chiuso dove la passione febbrile per il gioco distrugge gli animi e aliena le menti. Uno specchio della dipendenza dello stesso Dostoevskij. Carico di tensione e implacabile nell'analisi psicologica dei posseduti, questo racconto lungo rimane uno dei simboli della letteratura maledetta.

Come fare poesia?
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovic

Come fare poesia? / Vladimir Majakovskij ; a cura di Sergej Kirillov

Milano : La vita felice, 2021

Abstract: "Come fare poesia?" fu composto tra marzo e maggio del 1926, esposto dall'autore in numerose conferenze e pubblicato in opuscolo nel luglio del 1927. Si tratta di un agile trattato a difesa della poesia come duro mestiere quotidiano e rigorosa dedizione al pubblico, un'utilissima finestra su quello che è il laboratorio creativo di chi fa versi. La poesia, come qualsiasi opera d'arte, è creazione e richiede un progetto architettonico ben preciso: studio continuo, innovazione del materiale letterario e un buon quaderno d'appunti sono alcuni degli strumenti che non devono mai mancare nell'arsenale del poeta.

Coincidenze
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Solonovič, Evgenij

Coincidenze / Evgenij Solonovič ; a cura di Claudia Scandura

Roma : Elliot, 2021

Poesia

Abstract: La raccolta poetica di un grande autore e italianista russo.

Emergenze anziani
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Decimi, Valentina

Emergenze anziani : guida multilingue : [il primo soccorso per badanti, collaboratori domestici e tutte le persone che accudiscono gli anziani] / Valentina Decimi

Cornaredo : Red!, 2021

Abstract: In Italia gli over 65 sono 13,6 milioni e gli over 85 sono 2,1 milioni, mentre sono quasi un milione le persone che si prendono cura degli anziani nelle case private e quasi tutte sono di origine straniera. Molte di queste persone non padroneggiano perfettamente la lingua italiana e perciò diventa molto utile uno strumento di comunicazione che permetta di intendersi su alcune nozioni basilari. Infatti, tutti dovremmo conoscere le manovre di primo soccorso e sapere che, per esempio, in presenza di arresto cardiaco le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% ogni minuto se non viene praticata la rianimazione cardiopolmonare. Esaminando 20 situazioni di emergenza tra quelle che possono capitare più frequentemente nella vita quotidiana, il libro spiega che cosa possono fare e cosa NON devono fare le persone comuni. La guida al primo soccorso multilingue in collaborazione con la Onlus Il Salvagente Italia di Monza.

Ultimi versi
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Cvetaeva, Marina Ivanovna

Ultimi versi : 1938-1941 / Marina Cvetaeva ; traduzione e cura di Pina Napolitano

Roma : Voland, 2021

Abstract: Negli anni dell'emigrazione parigina, la produzione poetica di Marina Cvetaeva si assottiglia progressivamente. Le incombenze giornaliere, la miseria, i trasferimenti, l'isolamento, le tensioni familiari, l'impossibilità di pubblicare: tutto questo la spinge a dedicarsi alle traduzioni, unica possibile fonte di sostentamento. La situazione precipita con il rientro in patria nel giugno 1939 fino al suicidio nel 1941. Il volume raccoglie, a ottant'anni dalla morte, le poesie dei mesi conclusivi dell'emigrazione francese e quelli dei due anni trascorsi in Unione Sovietica, con testo russo a fronte. I versi emergono come iceberg dal grigiore della quotidianità, risvegliati da eventi storici o da ultimi amori, cui si accompagna il senso di una fine imminente. Un apparato di note ricostruisce attraverso le voci dei contemporanei e di Cvetaeva stessa le vicende che fanno da sfondo al tragico epilogo della produzione della poetessa

Quaderni di Mosca
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Mandelʹštam, Osip Èmilʹevič

Quaderni di Mosca / Osip Mandel'stam ; a cura di Pina Napolitano e Raissa Raskina

Torino : Einaudi, 2021

Abstract: Con i "Quaderni di Mosca", a partire dal 1930, si apre la cosiddetta seconda stagione della poesia di Mandel'stam, caratterizzata dall'abbandono del tono classico ed elevato a favore di una mescolanza di registri stilistici e forme metriche, un laboratorio in cui conta piú di tutto lo «slancio» poetico, in grado di trasformare in cicli di poesie un flusso di materiali eterogenei, autobiografici, storici e letterari, con una dinamica ambigua, simile a quella dei sogni. Sia il ciclo del viaggio in Armenia che apre il libro, sia quelli successivi ambientati a Leningrado e a Mosca presentano una poesia diretta e colloquiale, eppure così sfuggente, in grado di mescolare immagini della vita quotidiana con dotte citazioni letterarie, di sovrapporre piani temporali e spaziali diversi, di rappresentare la realtà nella sua natura pluristratificata e intimamente contraddittoria. Questo libro così fondamentale per la storia della poesia del Novecento non era mai stato integralmente tradotto in italiano. Ci hanno pensato Pina Napolitano e Raissa Raskina, offrendoci anche un indispensabile apparato di note in fondo al volume che permette di recuperare i molti riferimenti alla vita sovietica e alla biografia personale che il poeta distribuisce o, per meglio dire, fa esplodere nei suoi versi.

Sessione di ipnosi
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Chanin, Semën

Sessione di ipnosi / Semën Chanin ; nella versione di Elisa Baglioni

Ancona : Italic pequod, 2020

Abstract: In "Sessione di ipnosi", secondo volume di Chanin in italiano, l'io lirico sembra ancora più elusivo e incline a frammentarsi in molteplici piani. Ambienti disambientati popolati da personaggi kafkiani, conversazioni disarticolate e oggetti che si animano contribuiscono a rompere la convenzionale rappresentazione della realtà (e della sua percezione). Di lui è stato scritto, tra le altre cose: "Semen Chanin ha dedicato molti anni a delineare un personaggio alquanto peculiare, un vagabondo sonnambulo e melanconico che si ritrova a vivere le situazioni più strane. Non sono situazioni particolarmente straordinarie (fatte salve alcune rare eccezioni) e nascono perlopiù da un fraintendimento, come se un dio malvagio e spiritoso mettesse continuamente i bastoni tra le ruote della sua quotidianità. Si potrebbe addirittura affermare che il fraintendimento non sia un'eccezione, bensì una condizione ontologica. Ovvero, l'equivoco diventa la base di tutto: delle relazioni tra esseri umani, del modo di percepire la realtà circostante, dei tentativi di comprendere se stessi. Da qui l'incertezza. Il fraintendimento è già accaduto, sta accadendo in questo momento o è appostato dietro l'angolo a suscitare melanconia, preoccupazione e dubbio. Chanin però non arriva mai all'estremo e talvolta la comicità tipica dei suoi versi ci rallegra. Viene voglia di sorridere ma allo stesso tempo si percepisce un onnipresente e inespresso senso del tragico, come se la voce di questi versi appartenesse a qualcuno che si è completamente perso" (Artis Ostups).

Zavtrak u Tiffani
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Capote, Truman

Zavtrak u Tiffani / Truman Capote

Sankt-Peterburg : Azbuka, 2020

Abstract: Трумен Капоте, автор таких бестселлеров, как Хладнокровное убийство, Летний круиз, «Другие голоса, другие комнаты» и «Музыка для хамелеонов», входит в число крупнейших американских прозаиков ХХ века. Вниманию читателя предлагаются две его классические повести: лирические «Голоса травы», публикующиеся в новом переводе, а также Завтрак у Тиффани — самое знаменитое произведение Капоте, прославленное в 1961 году экранизацией с Одри Хепберн в главной роли, сыгравшей главную героиню повести Холли Голайтли, одну из самых ярких и необычных женщин американской литературы. Эксцентричную, полную жизни Холли влечет к себе мир богатых людей, сверкающий яркими огнями бриллиантовых колье. Руководствуясь в своих поступках лишь голосом сердца, сочетая детскую наивность с чарующим обаянием настоящей женщины, она воплощает в себе саму сущность Нью-Йорка — города, в котором мечты лежат на расстоянии вытянутой руки, отгороженные блестящими стеклами пленяющих взгляды витрин.

Palazzo Gualino
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Palazzo Gualino : 1928-2018 : un capolavoro del razionalismo italiano di Giuseppe Pagano Pogatshnig e Gino Levi-Montalcini : [Mosca, Shusevn State Museun of Architecture, 7 marzo-7 maggio 2018] / Armando Baietto [a cura di]

Macerata : Quodlibet, 2020

Abstract: Palazzo Gualino, progettato e realizzato nel 1928 da Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini, è considerato, insieme con il coevo Novocomum di Giuseppe Terragni, il primo edificio moderno d'Italia e un simbolo del Razionalismo italiano. Il suo committente, il mecenate e collezionista Riccardo Gualino, è stato una figura di primo piano sulla scena culturale torinese e nazionale, da impreditore a mecenate e produttore cinematografico. Il volume analizza la storia dell'edificio e illustra il progetto di riqualificazione elaborato dallo studio Baietto Battiato Bianco. La decisione di realizzare questo testo avviene in occasione della presentazione di Palazzo Gualino allo Schusev State Museum of Architecture di Mosca, nel mese di marzo del 2018, prima mostra in Russia sul capolavoro italiano del Novecento. L'apparato documentale e iconografico restituisce l'impianto della mostra e mette in luce la difficile e per certi aspetti controversa eredità culturale, lasciata dall'architettura degli anni Venti e Trenta del secolo scorso.

La principessa guerriera
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Cvetaeva, Marina Ivanovna

La principessa guerriera / Marina Cvetaeva ; a cura di Marilena Rea ; postfazione di Monica Guerritore

Roma : Teti, 2020

Abstract: A cento anni dalla composizione del poema, la prima traduzione in lingua italiana. Una Vergine guerriera possente come il sole, uno Zarevic inetto e perseguitato dalla sua Matrigna, un vecchio Zar ubriacone: i personaggi della tradizionale fiaba russa Zar-fanciulla acquistano una nuova vita nei versi di uno dei più grandi poeti russi del Novecento. Marina Cvetaeva compone questo poema nei difficili anni della guerra civile, poco prima di partire per l'esilio, riuscendo con la sua tipica potenza immaginifica a fondere la cultura popolare e folcloristica di una Russia che stava per scomparire con le storie di personaggi biblici, ovidiani, shakespeariani

Quando rasserena
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Pasternak, Boris Leonidovic

Quando rasserena / Boris Pasternak ; a cura di Alessandro Niero

Bagno a Ripoli : Passigli, 2020

Abstract: Primavera 1955. Pasternak sta ultimando quel Dottor ?ivago che, nel novembre di due anni dopo, uscirà in prima mondiale per Feltrinelli e godrà subito di notorietà universale, fino al Premio Nobel. Su questo sfondo intricato nasce Quando rasserena, ultima raccolta di uno scrittore che, da più di un decennio ormai, si sta allontanando dal suo stile precedente e orientando verso la cifra e i tratti di- stintivi della sua fase estrema: affabilità di dizione e relativa comprensibilità di contenuti. «Fedeltà alla vita, alla vocazione di scrittore, alla natura animata dall'attività fruttuosa dell'uomo» (sono parole del figlio Evgenij) vengono restituite in uno stile dove è come se Pasternak si fosse definitivamente affrancato dallo sgargiante groviglio metaforico-metonimico delle sue prime raccolte, senza però smarrire la concentrazione dello sguardo e, semmai, schiarendo la sua vena di «preciso e brusco descrittore» (D. Bykov). Quando rasserena appare dunque come la prova poetica testamentaria di un autore propenso a sperimentare (e a offrirci arditamente) ogni risvolto possibile di una «semplicità inaudita» che egli stesso aveva pronosticato a sé decenni addietro; un autore munito del commovente coraggio di mimare l'abbandono al gesto primo della composizione, quali che ne siano gli spunti, come se si trattasse di un esercizio di respirazione dove, dell'aria inalata, egli vuole conservare tutto, dall'impalpabilità alle tossine. E qui spuntano le parole con cui Pasternak era intervenuto il 25 giugno 1935, a Parigi, al Congresso per la difesa della cultura: «la poesia [...] giace nell'erba, sotto i nostri piedi, e bisogna soltanto chinarsi per scorgerla e raccoglierla da terra». (Dalla prefazione di Alessandro Niero)

Poetesse combattenti
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Materiale linguistico moderno

Poli, Greta

Poetesse combattenti : Ol'ga Berggol'c, Julija Drunina / Greta Poli ; con il saggio Di vita e di guerra : breve introduzione della poesia in Russia nel XX secolo

Torino : Robin, 2020

Abstract: Le poetesse russe Ol'ga Berggol'c e Julija Drunina appartengono alla generazione dei poeti frontoviki, ovvero i poeti combattenti, definiti così perché hanno lottato al fronte durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni successivi alla guerra la cultura si adopera per la salvezza del paese. Le sofferenze inflitte dalla guerra portano gli autori a raccontare questi eventi drammatici e personaggi principali della letteratura di questo periodo sono il popolo e la sua lotta eroica per difendere la propria indipendenza.

Skrjabin e il suono-luce
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Materiale linguistico moderno

Skrjabin e il suono-luce / a cura di Luisa Curina, Marco Rapetti

Firenze : Firenze University Press, 2018

Sui treni dei mattino
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Pasternak, Boris Leonidovic

Sui treni dei mattino / Boris Pasternak ; a cura di Elisa Baglioni

Bagno a Ripoli : Passigli, 2019

Abstract: «Quel che per i contemporanei era evidente e ancora oggi costituisce il nucleo irriducibile dell'opera di Boris Pasternak è una prodigiosa e taumaturgica forza sorgiva che egli riesce a liberare persino nei momenti più bui della storia del suo Paese. Si può dire che Pasternak sia sempre interno al flusso della vita, viaggi con esso e catturi i momenti del giorno che meglio la animano e la risvegliano, come indica il titolo della poesia che dà il nome a questa raccolta: Sui treni del mattino. Non soltanto il treno sarà un tropo ricorrente nei suoi versi, uno strumento della modernità attraverso cui penetrare le ampiezze della Russia e conoscerne gli abitanti dalla periferia, ma sarà anche un treno rannij, equivalente in italiano di "prime ore del giorno", "mattino presto", quando si avverte il passaggio da uno stato assopito all'ipersensibilità percettiva. È cruciale per il poeta cogliere lo stato liminare dei fenomeni... A differenza di Majakovskij, Achmatova, Cvetaeva, Blok, a dispetto di ogni affiato romantico, l'io lirico del poeta è secondario, è dissolto nei versi, non sappiamo quasi nulla di lui, sebbene le poesie siano piene di corporeità, di impulsi sensoriali e sensuali. La natura è presente nel suo essere materia, acquista un corpo, mentre l'io cerca una fuga all'infuori di sé.» (dalla prefazione)