Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Nomi Gjergji, Lush
Includi: tutti i seguenti filtri
× Soggetto Russia

Trovati 1226 documenti.

Mostra parametri
The long walk
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Rawicz, Slavomir

The long walk = Tra noi e la libertà / Slavomir Rawicz

Milano : TEA, 2024

Abstract: 1941: sette uomini in fuga da un campo di prigionia in Siberia. La fame, il freddo, il dolore, la disperazione affrontati in nome di una sola cosa: la libertà.  Nel 1939 Slavomir Rawicz, tenente della cavalleria polacca, fu condannato come spia a 25 anni di lavori forzati in Siberia. Il viaggio da Mosca al campo di prigionia durò tre mesi, nel cuore dell'inverno. Moltissimi prigionieri morirono durante il tragitto; Rawicz sopravvisse e la primavera successiva cominciò a organizzare la propria fuga. Nel giugno del 1941, con altri sei compagni, attraversò la linea ferroviaria transiberiana e si incamminò verso sud. Dopo quasi un anno di marcia, più di 6500 chilometri a piedi, la traversata del Gobi, il gelo, la fame, le malattie, la disperazione, i sopravvissuti giunsero in Tibet, nel marzo del 1942. Lì furono salvati e curati dagli inglesi. Una storia di straordinario coraggio e resistenza, ma soprattutto un inno senza tempo alla sete di libertà.

I fratelli Karamazov
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Dostoevskij, Fëdor Mihajlovič

I fratelli Karamazov / Fëdor Dostoevskij

Ed. integrale

[Santarcangelo di Romagna] : Rusconi libri, stampa 2024

Abstract: Il continuo e violento contrasto tra padre e figli è la tematica centrale del romanzo, forse il più articolato di Dostoevskij. Fëdor, vecchio malvagio e libertino, con il suo carattere arrogante e tirannico suscita l’odio dei quattro figli, Dmitrij, Ivan, Alëša e dell’illegittimo Smerdjakov. Nonostante i repentini colpi di scena e i continui equivoci, alla fine i quattro fratelli, grazie a una significativa trasformazione spirituale e morale, arriveranno alla totale riaffermazione di sé. Nel raccontare le vicende umane della famiglia Karamazov, Dostoevskij mostra tutta la potenza evocativa della sua scrittura che da sempre conquista i lettori di tutto il mondo.

Verso un'Europa superpotenza
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Verso un'Europa superpotenza / Fabio Filomeni ... [et al.]

[S.l.] : Il Cerchio, 2024

Abstract: Arriva un tempo che non concede più attese. Oggi il mondo è cambiato. È un mondo multipolare, con più superpotenze continentali: USA, Cina, Russia, India. Per l'Europa e gli europei l'orizzonte è improvvisamente mutato. In un mondo di superpotenze l'Europa dev'essere a sua volta una superpotenza. Una superpotenza sovrana e indipendente.

I demoni
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Dostoevskij, Fëdor Mihajlovič

I demoni : romanzo in tre parti / Fëdor Dostoevskij ; traduzione di Emanuela Guercetti

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Uscito a puntate sulla rivista «Russkij Vestnik» («Il messaggero russo») tra il gennaio 1871 e il dicembre 1872, "I demòni" nasce come immediata reazione a un fatto di cronaca, il cosiddetto «caso Necaev». Il 21 novembre 1869, a Mosca, i membri di una cellula terroristica della Narodnaja Rasprava (Giustizia sommaria del popolo), guidati da Sergej Necaev, avevano assassinato il loro compagno Ivan Ivanov, colpevole di insubordinazione e sospettato (a torto) di tradimento. Fëdor Dostoevskij, in esilio volontario a Dresda, apprende la notizia dai giornali russi e subito decide di accantonare i progetti letterari più o meno grandiosi che gli affollano la mente, per scrivere un romanzo-pamphlet ispirato proprio a quella vicenda sanguinosa. Intende mettervi in caricatura la nuova generazione dei nichilisti, fanatici e brutali, ma anche denunciare il loro legame con gli irresponsabili «padri», i «liberali idealisti», gli occidentalisti e i socialisti degli anni Quaranta per cui lui stesso aveva simpatizzato, prima dell'arresto e dei lavori forzati. «Sto scrivendo una cosa tendenziosa», scrive all'amico A. Majkov il 25 marzo 1870, «ho voglia di essere sferzante. I nichilisti e gli occidentalisti strilleranno che sono un retrogrado! E vadano al diavolo, dirò la mia, fino all'ultima parola». Ma la composizione dell'opera è tormentosa e procede tra difficoltà con l'editore e ripensamenti. Dostoevskij inventa un narratore (il «cronista») che partecipa marginalmente all'azione, la trasporta in una sonnolenta città di provincia, inserisce un complesso intrigo amoroso e una folla di nuovi personaggi, alcuni buffoneschi, altri luminosi, per ciascuno dei quali elabora un linguaggio, uno stile particolare. Cosí col tempo il libello satirico diventa potente, profetico romanzo di idee, nera tragedia. E soprattutto grandiosa riflessione sul problema che sempre tormenta l'autore, quello della ricerca di Dio e del Male. Nei demòni-nichilisti che seminano caos e violenza, il Male assume tante forme ma resta uno scandaloso mistero, poco scalfito dalle spiegazioni che Dostoevskij esplicita o suggerisce: la malattia, le ferite dell'infanzia, vizi come la superbia, la lussuria, l'accidia e la viltà, lo sradicamento dalla terra e dalla fede del popolo, «l'idea» che «divora» e toglie umanità e compassione, fino a imporre «il dovere di uccidere». È questo stesso mistero del Male che rende indimenticabili e inquietanti la figura e la sorte del demonio-principe Stavrogin, il personaggio attorno a cui tutto ruota, il più ambiguo e fascinoso, il più tragico e forse il più amato dal suo autore.

L'esercito russo che non abbiamo studiato
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Boni, Maurizio

L'esercito russo che non abbiamo studiato : le operazioni militari terrestri dell'Esercito della Federazione Russa in Ucraina / Maurizio Boni

Rimini : Il Cerchio, 2024

Abstract: «Dopo più di un anno e mezzo di guerra in Ucraina il libro delinea un quadro generale degli avvenimenti sul campo di battaglia prendendo in esame alcune caratteristiche strutturali delle forze armate russe e le modalità con le quali sono state impiegate nel corso del conflitto. In particolare, vengono approfonditi cinque temi principali riguardanti la genesi e lo sviluppo della "Operazione Militare Speciale" quali: l'origine concettuale del piano di Putin, le caratteristiche e i limiti della forza d'invasione, il disegno operativo di Mosca con riferimento agli obiettivi strategici da conseguire, la sostenibilità logistica delle operazioni a livello tattico e strategico, le caratteristiche del comando e controllo delle operazioni. A premessa dei cinque argomenti, il libro tratta il tema della divulgazione e condivisione con l'opinione pubblica delle informazioni operative che ha consentito a molti di seguire l'evoluzione degli eventi bellici con un livello di partecipazione senza precedenti».

Romanzo russo
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Barbero, Alessandro

Romanzo russo / Alessandro Barbero

Palermo : Sellerio, 2024

Abstract: Un Barbero ancora più sorprendente in un romanzo del 1998 che oggi si veste di blu. Un intricato enigma che unisce la suspense del racconto poliziesco e d’azione con le atmosfere del romanzo russo e le tinte ironiche e argute di un narratore unico in grado di affabulare e tirare le fila di un’avventura gustosissima. Chi si ricorda, oggi, che cos'era la Russia di Gorbaciov? Quando la glasnost, la trasparenza, dava improvvisamente voce al dissenso, quando si aprivano gli archivi e affiorava la memoria sepolta delle tragedie del passato, quando esisteva ancora l'Unione Sovietica e nell'immenso paese convivevano, senza sforzo apparente, russi e ucraini, azeri e armeni, e sotto la facciata del comunismo ortodosso ribolliva di tutto, dall'affarismo mafioso all'integralismo islamico. In quella Russia in bilico fra ingenue speranze e oscuri presentimenti si muovono la giovane storica Tanja, impegnata in una tesi su un argomento fino a poco tempo prima proibito; il giudice Nazar, che cerca di non perdere la sua umanità mentre indaga su crimini efferati; e l'attore Mark, ossessionato dal romanzo che sta scrivendo sullo sterminio degli ebrei di Odessa. Tre trame in apparenza separate che finiranno tutte per riunirsi, come in un intrigo di le Carré, svelando verità nascoste e lasciando intuire i torbidi che avanzano. Alessandro Barbero racconta questa storia con un ritmo e un modo di rivolgersi al lettore che ricorda volutamente i grandi russi, come Gogol' e Bulgakov. La firma del Barbero narratore di Storia e inventore di storie si legge nell'immersione dei fatti nel tessuto fitto dei tempi in cui sono ambientati. Con lo straordinario risultato di mostrare un'epoca attraverso il vissuto più quotidiano, i personaggi più svariati, i pensieri e le memorie, così consueti e diversi; attraverso lo spessore delle lenzuola dei letti, l'umidità delle pareti, le strategie amorose, il pigiarsi della folla in metropolitana, la congestione della novità delle riunioni aperte, gli sguardi scambiati nei giardini pubblici. Così Romanzo russo racconta l’ultimo ambiguo decennio dell’Unione Sovietica: dove alla conclusione delle storie di Tanja, del giudice Nazar Kallistratovič e di Mark Kaufman sarà inevitabile fiutare, come ammonisce un verso del poeta Mandel’štam, vittima di Stalin, «i futuri supplizi».

Il Maestro e Margherita
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Bulgakov, Mikhail Afanasʹevič

Il Maestro e Margherita / Michail Bulgakov ; traduzione di Margherita Crepax

Milano : Gribaudo, 2024

Abstract: Che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male? E come apparirebbe la terra, se ne sparissero le ombre?

Putinstan
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Fornoni, Giorgio

Putinstan : come la Russia è diventata uno stato canaglia / Giorgio Fornoni ; prefazione di Milena Gabanelli

Milano : Chiarelettere, 2024

Abstract: La spietata analisi del potere in Russia nelle parole di un grande inviato di guerra e giornalista di Report. In nessun luogo come in Russia si avverte in maniera tanto forte e incisiva il peso della storia. Ma non si può comprendere fino in fondo quello che sta succedendo oggi in Ucraina e nel mondo se di quella storia non si sottolinea anche la deriva autoritaria che spesso in Russia ha avuto l'esercizio del potere: dal dispotismo più o meno illuminato degli zar alla rivoluzione bolscevica, dalle purghe di Stalin fino alle recenti velleità neo-imperialiste. Consapevole di questo passato, il reporter Giorgio Fornoni ha percorso i lunghi binari della Transiberiana per capire l'anima più vera di quel che è diventato, secondo la celebre definizione dell'attivista Aleksej Naval'nyi, il «Putinstan». Il risultato è un'inchiesta senza precedenti che attraversa gli orrori e le testimonianze dei gulag sovietici, le rovine di Grozny e i campi profughi della Cecenia, i depositi di armi chimiche delle città segrete sugli Urali, le mille vie del gas che alimentano il potere corrotto e miserabile degli oligarchi. Le speranze di una convivenza pacifica con l'Occidente, dopo decenni di Guerra fredda e di sostanziale stabilità, sono oggi definitivamente crollate, e in questo libro Giorgio Fornoni, ripercorrendo i luoghi di una semisconosciuta geografia della disperazione e del male assoluto, offre un'analisi lucidissima e dettagliata delle infinite e brutali contraddizioni che ancora attraversano la Russia. Prefazione di Milena Gabanelli.

Contro le donne
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Oksanen, Sofi

Contro le donne : lo stupro come arma di guerra / Sofi Oksanen ; traduzione di Nicola Rainò

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: «In Ucraina, la violenza sessuale è parte integrante del genocidio. In politica interna, la misoginia è uno strumento utilizzato dal Cremlino per impedire l’ascesa al potere delle donne. In politica internazionale, è uno strumento dell’imperialismo russo». Dal suo ingresso a Berlino nel 1945 all’invasione dell’Ucraina, l’esercito russo ha fatto delle violenze sulle donne e dello stupro una vera e propria arma di guerra. Un pamphlet, come lo ha definito «Le Monde», «scintillante di rabbia», da una delle maggiori scrittrici d’Europa. Nell’Estonia invasa dai sovietici, la zia di Sofi Oksanen fu prelevata e interrogata per tutta una notte. Dopo quell’esperienza non avrebbe più parlato. Oksanen parte dalla storia di questa donna per affrontare i crimini sistematici compiuti dai soldati russi nel corso della guerra in Ucraina. Una denuncia che lascia emergere un quadro inquietante, nel quale un vero e proprio tentativo di genocidio si fonde con la volontà di Putin di fare della misoginia uno strumento chiave del suo sistema di potere. Un mezzo per tessere alleanze internazionali, al punto da costituire una minaccia ai diritti delle donne e delle minoranze nel mondo.

Le mani di mio padre
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Scherbakowa, Irina

Le mani di mio padre : una storia di famiglia russa / Irina Scherbakova [i. e. Scherbakowa]; traduzione di Stefano Vastano

Milano ; Udine : Mimesis, 2024

Abstract: Un'opera storico-politica e autobiografica, in cui la storica e germanista Irina Scherbakova intreccia le vicende della Russia con quelle della propria famiglia. Partendo dai ricordi della bisnonna Etlja Jackubson, il libro ripercorre un intero secolo di storia russa, dalla rivoluzione dei bolscevichi di Lenin passando per le purghe di Stalin, fino alle guerre dell'era di Putin. Il punto di vista è quello degli Scherbakov, famiglia ebraica di origini ucraine che dal 1924 al 1945 visse in due stanze del celebre Hotel Lux, l'albergo del Comintern situato a due passi dal Cremlino. Una storia affascinante e suggestiva in cui l'autrice fa rivivere ai lettori le tumultuose vicende della propria famiglia e della politica russa lungo tutto il XX secolo.

Independence Square
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Smith, Martin Cruz

Independence Square / Martin Cruz Smith ; traduzione di Sara Crimi, Laura Tasso

[S.l.] : Mondadori, 2024

Abstract: È il giugno del 2021 e Arkady Renko è consapevole che la Russia sta pianificando di invadere e successivamente annettere l'Ucraina, come già accaduto con la Crimea nel 2014. Tuttavia, l'ispettore è distratto da altre preoccupazioni: la sua compagna di lunga data, Tatiana Petrovna, lo ha lasciato per dedicarsi al lavoro di reporter investigativa; i suoi superiori corrotti lo hanno relegato a un impiego d'ufficio per tenerlo fuori dai giochi; e, inoltre, una visita medica ha rivelato che i suoi problemi di destrezza e di equilibrio sono i primi sintomi del morbo di Parkinson. Nonostante le questioni personali, Arkady prova un insolito senso di speranza. Nel Paese, infatti, sta nascendo una ribellione, con nuovi valori che si scontrano con i vecchi regimi. La popolazione desidera un cambiamento e il politico Leonid Lebedev sembra l'uomo adatto.

Russia
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Ferrari, Aldo

Russia : storia di un impero eurasiatico / Aldo Ferrari

Milano : Mondadori, 2024

Abstract: La storia russa viene spesso vista come un processo altalenante di attrazione e repulsione nei confronti prima dell'Europa e poi in generale dell'Occidente, in cui momenti di grande apertura si sono alternati ad altri di chiusura più o meno completa. La storia della Russia non dovrebbe però essere letta come quella di una periferia europea, ma inquadrata all'interno di dinamiche autonome.?Se infatti la prima Russia, la Rus' di Kiev, creata nella seconda metà del IX secolo dalle genti scandinave, slave e ugro-finniche, era decisamente aperta agli influssi europei, il periodo successivo - a partire dal «giogo mongolo» sino alla seconda metà del XVII secolo - è stato caratterizzato da un parziale allontanamento dall'evoluzione storica europea. È allora che la Russia, osserva Aldo Ferrari, «matura in maniera definitiva la sua particolare conformazione geografica, politica e culturale, divenendo un mondo diverso rispetto all'Europa, inserito in prospettive e orizzonti propri, particolari». Un mondo determinato non soltanto dalla sua dimensione slava e dai contatti con i paesi europei e l'Impero bizantino, ma anche dai rapporti con i popoli nomadi delle steppe e, più tardi, dalla competizione con gli altri imperi eurasiatici (ottomano, persiano e cinese). Nel corso dell'Ottocento e sino alla rivoluzione del '17, infatti, l'Impero russo ha completato la sua grande espansione territoriale, con la conquista di tutta l'Eurasia settentrionale. Questa dimensione eurasiatica perdura fino ai giorni nostri, sotto la guida di Putin, quando nel paese è tornato a consolidarsi un sistema incentrato sullo statalismo e sull'accentramento del potere nelle mani del presidente, riprendendo in un contesto politico del tutto nuovo la tradizione autocratica risalente almeno a Ivan IV, il Terribile.?In un accurato e appassionante volume, Ferrari ricostruisce la storia della grande potenza russa attraverso gli elementi che ne hanno forgiato l'identità, ponendo particolare attenzione all'aspetto autocratico della sfera politica, frutto non solo dell'eredità bizantina, ma anche di quella mongola; alla natura multietnica del paese, tanto nell'epoca zarista quanto in quella sovietica; e infine alla politica neo-imperiale della Russia odierna e alla sua collaborazione con la Cina all'interno del progetto di una Grande Eurasia in opposizione all'egemonia occidentale.

L'idiota
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Dostoevskij, Fëdor Mihajlovič

L'idiota / Fëdor Dostoevskij ; traduzione e a cura di Serena Prina

Vicenza : Pozza, 2024

Abstract: Due giovani uomini, seduti l’uno di fronte all’altro, con le ginocchia che si toccano, nello spazio limitato di un vagone in corsa. Uno biondo, mite, luminoso; l’altro bruno, cupo, febbricitante. Comincia così, in uno spazio ristretto e in movimento, con due personaggi che si rispecchiano l’uno nell’altro, uno dei testi più misteriosi, inattesi, davvero enigmatici della letteratura mondiale, l’«esperimento» di Dostoevskij, un’opera che disgrega i limiti del romanzo della sua epoca e si proietta in avanti a testa bassa, senza freni, verso la modernità, andando però nel contempo a prendere energia e struttura in un passato letterario antichissimo. «L’idea principale del romanzo è raffigurare un uomo positivamente bello. Al mondo non c’è nulla di più difficile» scriveva Dostoevskij. Il principe Myškin, l’«idiota», diventa dunque una sorta di simbolo vivente capace di evocare la figura di Cristo, l’unica positivamente bella per Dostoevskij, che tuttavia quasi non è nominata nel romanzo, pur pervadendolo. Il mondo in cui si muovono il protagonista, le figure comprimarie e le complesse relazioni d’amore che li intrecciano è privo di ogni salvifica bellezza, è un mondo feroce, che gronda sangue, dove chi è indifeso (Nastas’ja bambina, in balia di un adulto depravato; Aglaja giovanetta, prigioniera di convenzioni sociali che le fanno orrore; persino Rogožin, travolto da una passione priva di limiti), o chi si porta nel cuore la mitezza, la grazia, la compassione, si muove a tentoni, cercando di indovinare le regole della sopravvivenza, sempre fallendo, sino al colpo di coltello finale.

Diari di guerra
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Krug, Nora

Diari di guerra : due racconti per immagini dall'Ucraina e dalla Russia / Nora Krug ; traduzione di Giovanna Granato

[S.l.] : Einaudi, 2024

Abstract: La vita quotidiana ai tempi della guerra nei campi avversi, in Russia e in Ucraina. Dall’autrice di Heimat , un esemplare racconto illustrato. «Come giornalista visiva ho la responsabilità di dire la verità e di documentare con rigore e sensibilità la prospettiva dei miei due protagonisti, anche quando non la condivido». Fin dai primi momenti del conflitto in Ucraina, Nora Krug ha intessuto un delicato rapporto con due persone non direttamente coinvolte nelle operazioni militari ma travolte dagli effetti della guerra. Parlando una volta alla settimana con K., una giornalista di Kiev, e D., un artista di San Pietroburgo, Krug ha registrato per un anno quanto stava loro accadendo. I problemi legati alla quotidianità, cosa significa vivere costantemente la paura di essere bombardati, come cambiano i rapporti in famiglia, quanto è mutato il senso di appartenenza al proprio Paese. Da queste conversazioni è nata la cronaca di un anno difficile, il racconto drammatico di un’aggressione che ha messo in ginocchio tanto gli invasi quanto gli invasori.

La città degli angeli
4 1 0
Materiale linguistico moderno

Fatland, Erika

La città degli angeli : racconto da Beslan / Erika Fatland ; traduzione di Francesco Peri

[S.l.] : Marsilio, 2024

Abstract: Con il ritmo di un poliziesco e lo stile di un thriller, Erika Fatland ci consegna quello che ad oggi è il lavoro più approfondito sulla strage di Beslan, le sue cause e conseguenze. Sullo sfondo, ricostruisce la drammatica storia del Caucaso, gettando nuova luce sull’operato di Putin e fornendo un punto di vista unico sulle tempeste che infuriano in questa parte sconosciuta della Russia. Il 1° settembre 2004, l’inizio dell’anno scolastico, un commando di 32 terroristi ceceni dà l’assalto a una scuola di Beslan, in Ossezia, Sud della Russia, sequestrando alunni, genitori e insegnanti. Dopo un duro assedio da parte della polizia russa e gli inutili tentativi di giungere a una soluzione pacifica, i corpi speciali irrompono nella scuola. L’epilogo è sanguinoso: 333 morti, di cui 186 bambini. In quei tre giorni l’attenzione del mondo è puntata sull’Ossezia e sulle responsabilità di Putin, ma dopo qualche settimana l’interesse cala e i giornalisti stranieri fanno ritorno alle loro case. A Beslan si seppelliscono i morti, ma il mistero di quella strage continua a covare sotto la cenere. Cosa è successo davvero? Chi erano i terroristi e quali i loro obiettivi? Che ruolo hanno avuto Putin e i servizi segreti russi e perché chi ha osato criticarne l’operato è stato minacciato o ucciso?

Il cielo cent'anni fa
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Marfutova, Yulia

Il cielo cent'anni fa / Yulia Marfutova ; traduzione di Scilla Forti

Milano : Keller, 2024

Abstract: Siamo in un villaggio russo attorno al 1918. La Rivoluzione è già avvenuta, la guerra civile è in pieno svolgimento, ma qui le notizie arrivano lentamente perché l'Impero dello zar è molto grande... Tuttavia anche in un luogo come questo il tempo non si ferma e le cose mutano e scorrono, un po' come il fiume che lambisce il grande salice e le case. L'anziano del villaggio, Ilja, ad esempio, ha recentemente iniziato a fare le sue previsioni su piogge, temporali ed esondazioni con l'aiuto di un fragile tubicino dì vetro a cui tiene come alla sua stessa vita. Il vecchio Pjotr, invece, preferisce rimanere in ascolto del vicino fiume e dei suoi spiriti. E poi c'è Inna Nikolajevna, la moglie di Ilja, che è superstiziosa quanto Pjotr e che ha previsto l'arrivo di uno sconosciuto quando le è caduto il coltello. Già, lo sconosciuto: un giovane uomo con l'uniforme trasandata e lo sguardo turbato. Gli abitanti del villaggio lo osservano con sospetto, lo assillano di domande, eppure nessuno, nemmeno la piccola Annuska, riesce a capire perché sia giunto fin lì e, soprattutto, perché voglia rimanere... Yulia Marfutova ci conduce in un mondo sospeso tra magia e modernità, tra storia e oblio, in un tempo di rivoluzioni e idee nuove e ci fa incontrare personaggi che difficilmente dimenticheremo.

L'Internazionale moralista
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Stoeckl, Kristina - Uzlaner, Dmitry

L'Internazionale moralista : i conservatori russi e la conquista dell'Occidente / Kristina Stoeckl e Dmitry Uzlaner ; prefazione di Maria Chiara Franceschelli ; traduzione di Paolo Bassotti

Roma : Luiss University Press, 2024

Abstract: Cosa sono le culture wars? Sono guerre che si combattono per l’egemonia culturale, morale e dunque anche politica nel mondo globalizzato. Una di queste guerre è quella combattuta dalla Chiesa ortodossa russa per assumere un ruolo guida nel paese e per influenzare le strategie delle forze conservatrici internazionali. Uscita isolata dall’epoca sovietica, la Chiesa ortodossa russa ha infatti aggiornato la propria agenda tradizionalista attraverso una fitta rete di alleanze e contatti internazionali che, nel giro di pochi decenni, l’hanno resa il più prezioso alleato del Cremlino. Stato e Chiesa tornano oggi a collaborare per trasformare la Russia nella patria dell’Internazionale moralista.

Io non ho paura non abbiatene neanche voi
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Navalny, Alexei

Io non ho paura non abbiatene neanche voi / Alexei Navalny ; a cura di Adriano Dell'Asta, Marta Carletti Dell'Asta

Brescia : Scholé, 2024

Abstract: La raccolta delle riflessioni, pubbliche e private, di Aleksej Naval'nyj, il politico russo deceduto il 16 febbraio 2024 nelle carceri siberiane di Putin. Parole contenute in post pubblicati sui diversi social network, in interviste a «Der Spiegel», «Time», «New York Times», nelle perorazioni pronunciate in aula durante gli innumerevoli processi e nelle lettere scritte dalla prigione. Scritti che raccontano la sua maturazione politica e spirituale, dal nazionalismo iniziale alla lotta per la democrazia liberale e la lotta alla corruzione in Russia, fino agli ultimi drammatici anni nelle carceri, dove emerge una figura di dissidente: pronto a morire per la coerenza con la sua coscienza, a favore della libertà, la verità e la bellezza futura della Russia. Un cammino della coscienza libera, contro la paura e l'odio come sentimenti di cui vive il regime totalitario.

La Russia dietro le porte chiuse
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Orth, Stephan

La Russia dietro le porte chiuse / Stephan Orth ; traduzione di Angela Lorenzini

Rovereto : Keller, 2024

Abstract: Stephan Orth è abilissimo nel raccontare in modo emozionante avventure che farebbero rizzare i capelli a chiunque e incontri sorprendenti. Oligarchi e coltivatori di patate, kalashnikov e cetrioli sottaceto, cristiani ortodossi e hippy: Stephan Orth, reporter che sfrutta i “divani” della gente comune da oltre dieci anni si è messo in viaggio - prima degli eventi ucraini del 2022 - alla ricerca della vera Russia, al di là dei clichè e della propaganda. Si muove da Mosca via Volgograd a Grozny verso sud, da Ekaterinburg via Irkutsk e il lago Bajkal a Vladivostok verso est. Incontra sostenitori e detrattori di Putin, appassionati di armi e machi amanti della vodka, ma anche molto calore, attrazioni sconosciute e paesaggi magnifici. Di divano in divano, di ospite in ospite, emerge un quadro più differenziato e personale.

Non lasciare che ci uccidano
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Belenkin, Boris

Non lasciare che ci uccidano : storie di Memorial / Boris Belenkin ; traduzione dal russo e cura di Marco Clementi

Milano : Rizzoli, 2024

Abstract: «Oggi la Russia di Putin fa di tutto per eliminare Memorial» scrive Belenkin. Resistere significa impedire la cancellazione del passato. Gli stessi slogan, le stesse prigioni, le stesse bugie: la storia dell’Unione Sovietica e della Russia è un movimento circolare che riproduce pratiche repressive, tecniche di propaganda e cliché del passato. A volte questo ciclo si interrompe per qualche anno ma poi ricomincia come in una spirale senza fine. In una di queste brevi pause, alla fine degli anni Ottanta, è nato Memorial, la più importante ONG russa fondata per ricordare le vittime delle repressioni. Fino a quel momento la ricerca della verità storica era un percorso clandestino, accidentato, fortuito. Boris Belenkin, direttore e fondatore della Biblioteca di Memorial, racconta questo cambiamento epocale che ha permesso a un gruppo di studiosi di creare un’organizzazione unica nella storia del Paese. Dalle iniziative pubbliche come la cosiddetta Restituzione dei nomi dei giustiziati, letti ogni anno in Piazza Lubjanka a Mosca, al minuzioso lavoro di raccolta delle collezioni dell’Archivio, del Museo e della Biblioteca, Belenkin descrive le attività e i protagonisti che hanno lavorato nell’organizzazione, come Arsenij Roginskij, Jan Račinskij, Aleksandr Daniel’. Fino ad arrivare agli attacchi violenti contro l’edificio e i dipendenti di Memorial da parte di agenti dei servizi. Sono gli anni dopo la terza elezione di Putin, nel 2012, quando il governo dà il via alla revisione della storia sovietica, identificando negli attivisti di Memorial nemici pagati dagli occidentali.