Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Trovati 3096 documenti.
Le querce non fanno limoni / Chiara Francini
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: "Le querce non fanno limoni" è un romanzo epico, intimo e corale che attraversa cinquant’anni di storia italiana, tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo. Una storia di Resistenza, di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici, ma anche la forza di stare in piedi. Protagonista è Delia, ex partigiana, donna indimenticabile che affronta la guerra, l’amore e la perdita costruendo – pietra su pietra, voce dopo voce – un luogo reale e simbolico: il Cantuccio, rifugio concreto e ideale, spazio di condivisione, speranza e memoria. Attorno a lei e dopo di lei si muovono Irma, Mauro, Angela, Carlo, Sandro, Lettèria, Gigione e molti altri, personaggi vividi che si intrecciano in una narrazione tessuta come un arazzo di voci, dialetti, cicatrici e sogni. Ambientato tra Firenze e Campi Bisenzio, "Le querce non fanno limoni" dà corpo alla Storia con la “s” maiuscola – le torture a Villa Triste, la Liberazione, la strage di piazza Fontana, le contraddizioni della sinistra extraparlamentare – ma la filtra attraverso i gesti quotidiani, i silenzi, le pentole sul fuoco, le parole non dette. Ogni pagina è intrisa di una lingua viva che alterna lirismo e parlato popolare, una lingua che canta, piange, resiste. È un romanzo sull’eredità – politica, affettiva, ideologica. Sul modo in cui la memoria passa, si nasconde, si rivela. E sul coraggio di non farsi travolgere dal passato, ma di comprenderlo per poter andare avanti. "Le querce non fanno limoni" è un romanzo storico, sì. Ma è anche un romanzo dell’esistenza, un romanzo che si interroga su cosa voglia dire resistere: all’ingiustizia, al disincanto, al dolore, al tempo. E lo fa con una scrittura insieme colta e piena di umanità, che accoglie ogni personaggio come fosse una storia vera, da proteggere. Perché una vita felice significa aver combattuto.
Vera, o La verità / Gary Shteyngart ; traduzione di Katia Bagnoli
Parma : Guanda, 2025
Abstract: Attraverso le parole di una bambina di dieci anni dall'intelligenza fuori dal comune, conosciamo la famiglia Bradford-Shmulkin - un mix di radici russe, ebraiche, coreane e WASP - mentre sta per andare in pezzi. C'è il papà, redattore in crisi di una rivista ancora più in crisi, alla disperata ricerca di un finanziatore; la sua seconda moglie Anne, ricca progressista di Boston impegnata nelle raccolte fondi più che a tenere insieme la famiglia; il loro figlio Dylan, un angioletto biondo decisamente meno dotato della sorella ma «super bianco». E infine c'è lei, Vera: metà ebrea, metà coreana e un totale fallimento. Sarà anche una cervellona destinata a diventare «luminare delle scienze», ma al momento è senza uno straccio di amico (a parte Kaspie, l'intelligenza artificiale con cui gioca a scacchi), senza una «mamma mamma» e senza un futuro. Se vuole uscire da questa situazione, ha tre missioni da compiere: tenere in piedi il matrimonio dei genitori, fare pace con le sue origini e magari mettere insieme il coraggio per parlare con i suoi compagni di scuola... Non sarà facile trovare il proprio posto in una società ipercompetitiva e dilaniata dalle contraddizioni, ma un passo alla volta Vera dovrà cercare di capire chi è e quel che conta davvero per lei nella vita.
Ultima notte da poveri / Fernando Aramburu ; traduzione di Bruno Arpaia
Milano : Guanda, 2025
Abstract: Che cosa accade quando una donna smette di accudire i genitori malati e inizia a fotografare scoiattoli nel parco? Perché i passanti non riescono ad aiutare un uomo caduto in strada? In quale incredibile vicenda si imbatte un padre che esce di casa per acquistare un enorme peluche? Come può un uomo al volante compiere una scelta tra due pedoni che rischia di investire, un vecchio e un bambino? Con lucidità e sensibilità, "Ultima notte da poveri" racconta le contraddizioni della natura umana: dalla solitudine di chi si sente incompreso alle dinamiche più intime di una coppia, fino ai timori della vecchiaia, alle conseguenze dell'invidia e dei sentimenti più inconfessabili. In un libro malinconico e a tratti ironico, dove persone comuni compiono gesti semplici e al tempo stesso cruciali, Fernando Aramburu spazia attraverso tutta la gamma delle emozioni, dall'assurdo alla sorpresa, dall'umorismo nero all'inquietudine che si cela dietro la più quieta normalità, e trova il perfetto equilibrio tra profondità e leggerezza, dando prova ancora una volta del suo inconfondibile talento di narratore.
Coup de foudre : e altre storie / Ken Kalfus ; traduzione di Monica Capuani
Roma : Fandango, 2025
Abstract: Una raccolta di racconti provocatori e ironici che esplorano il potere, l’ipocrisia e le contraddizioni della società americana, tra satira politica, drammi psicologici e paradossi giudiziari.
La scienza e la società / J. Robert Oppenheimer ; traduzione di Luigi Bianchi e Ludovico Terzi
Torino : Bollati Boringhieri, 2025
Abstract: «Ogni grande scoperta appartiene al mondo della bellezza; e la nostra fede – la nostra quieta e insopprimibile fede – è che la conoscenza sia un bene in sé e per sé». Una riflessione profonda sulla complementarità tra scienza e coscienza, oggettività e significato, necessità e libertà. Dal mondo quantistico all'irriducibile complessità dell'esperienza umana, il testo esplora i limiti e le potenzialità della conoscenza e la ricchezza dei suoi linguaggi.
L'allodola vola su Candleford : 3. volume / Flora Thompson ; traduzione e cura di Massimo Ferraris
Roma : Elliot, 2025
Abstract: La trilogia de “L’allodola vola su Candleford” è un’opera celeberrima della letteratura anglofona. Nel primo volume la protagonista è Laura da bambina, alter ego della scrittrice, cresciuta in un minuscolo paesino della campagna inglese sul finire del XIX secolo. Nel secondo volume incontriamo Laura cresciuta, romanziera in erba, dotata dell’acume della fine osservatrice e di un sottile umorismo. Laura, alle prese con il passaggio all’età adulta, entra in contatto con la città di Candleford, tanto sognata, dove abitano alcuni parenti e dove ha occasione di conoscere una vecchia amica della madre, la direttrice del minuscolo ufficio postale di Candleford Green. Nel terzo volume, qui presentato, la protagonista trova appunto il suo primo lavoro come assistente alle Poste. Candleford Green diventa così lo specchio del cambiamento, sia personale, sia collettivo, in cui si sviluppa una nuova realtà sociale tra la classe operaia e la classe media. Con “L’allodola vola su Candleford”, Flora Thompson ha scritto un’opera-mondo indimenticabile, cogliendo in uno straordinario affresco il crepuscolo della società rurale e l’inizio della modernità industriale.
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: Da molti anni Marcello Veneziani riflette e scrive sul sud. Il meridione d'Italia occupa un posto speciale nella sua privata geografia dei sentimenti: il sud come «infanzia del mondo, provincia dell'universo, luogo d'ombre e di luce della nostalgia, casa dei miti». In questo libro illustrato, la nostalgia per il mondo di ieri si combina con la fascinazione per l'immagine fotografica: foto paesane e famigliari, scene di quotidianità domestica, di vita di campagna e ai bordi del mare, ritratti di antenati, primi piani, gruppi di famiglia, figure curiose, matrimoni, funerali, processioni e feste patronali. Il risultato è un viaggio di immagini e pensieri nel sud e nella fotografia, nei sentimenti e nei ricordi che suscitano, alla ricerca di un mondo e di un tempo perduti per metterne in salvo la memoria prima che cali la notte. Tra pensiero e racconto, Veneziani ha composto una incantevole biografia collettiva del nostro Meridione.
Breve trattato di nomadologia : una linea di fuga deleuzeana / Silvia Capodivacca
Vignate (MI) : Krill Books, 2025
Abstract: Breve trattato di nomadologia esplora in chiave filosofica il legame profondo tra lo spazio che abitiamo e la formazione delle società. Silvia Capodivacca ci guida in un viaggio alla scoperta del nomadismo inteso non solo come movimento fisico, ma come fenomeno culturale che sfida l’idea secondo cui la sedentarietà rappresenta l’esito naturale e inevitabile del progresso umano. Che impatto hanno le relazioni che instauriamo con l’ambiente sul nostro modo di essere e di stare al mondo? Esiste una correlazione tra i segni che lasciamo nello spazio e la struttura dei nostri gruppi sociali? Partendo dalla Rivoluzione neolitica, che spinse molte collettività verso la sedentarietà, Capodivacca analizza lo stile di vita di quelle popolazioni che, invece, hanno mantenuto un rapporto dinamico con l’ambiente – tra caccia, raccolta e transitorietà. Il libro invita a ripensare la nozione stessa di società, suggerendo che i modi in cui interagiamo con lo spazio modellano le varie forme di aggregazione umana. Un’opera per chi cerca una prospettiva inedita sui processi spaziali e sulle dinamiche culturali, in cui la geografia diviene il campo di espressione del collettivo.
Bergamo : Archivio Bergamasco Centro studi e ricerche, 2025
Abstract: Dal lungo itinerario attraverso le strade della Penisola compiuto tra il maggio del 1953 e l’ottobre del 1956 Guido Piovene trasse il celebre volume Viaggio in Italia e, soffermandosi tra le nostre contrade, osservò che la natura dei bergamaschi (ma ci pare si possa ben adattare anche ai bresciani) è una specie di oscillazione tra l’estro e la praticità, tra il realismo ed il sogno, tra la follia geniale e la prosa metodica». Deriva da questa considerazione il titolo della presente miscellanea, dai temi molteplici, sui quali in molti casi viene qui posto per la prima volta l’accento. Dopo l’annus horribilis 2020 Bergamo e Brescia sono state nominate, quasi fossero un’unica voce, Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2023. Anche Archivio Bergamasco ha voluto dare il proprio contributo a questo grande evento corale, valorizzando alcuni tesori nascosti attraverso la rassegna Storia della società, della cultura, delle istituzioni: un lungo percorso che dal Medioevo e i suoi conflitti giunge al Novecento, problematico secolo di cambiamenti e di orrori, passando attraverso il Rinascimento degli eruditi e delle poetesse, delle botteghe delle arti e degli artigiani; i secoli d’ancien régime e delle rappresentazioni teatrali; l’età dei Lumi e le sue riforme, per concludersi con un tesoro immateriale, il gaì, gergo ormai perduto di pastori seriani e camuni.
Roma : Carocci, 2025
Abstract: Che cosa accade oggi quando l'arte si intreccia allo spazio pubblico? È ancora un territorio di sperimentazione autonoma e di sguardo critico, oppure tende a conformarsi alle logiche economiche, politiche e sociali che ne ridefiniscono forme e finalità? In che modo l'estetica interviene nelle dinamiche sociali, contribuendo alla produzione dello spazio e influenzando le modalità della convivenza? Attraverso un'ampia riflessione teorica e un confronto con esperienze artistiche, il volume restituisce un panorama in cui l'arte non si limita a rappresentare il sociale, ma lo costruisce e lo problematizza. Lo spazio pubblico diventa terreno di elaborazione simbolica e affettiva, dove si ridefiniscono le geografie del visibile e del condivisibile. Dalle pratiche partecipative alle politiche culturali su scala globale e locale, emerge un paesaggio complesso in cui l'estetico agisce nella costruzione della sensibilità, nella distribuzione del potere e nella produzione delle narrazioni collettive. Un invito a ripensare i legami tra arte e società senza cedere a semplificazioni, riconoscendo nelle pratiche artistiche contemporanee un potenziale critico e trasformativo ancora largamente da esplorare.
Roma : Castelvecchi, 2025
Abstract: Il respiro non è un mero atto biologico, ma il cuore pulsante di un’etica concreta, capace di nutrire la pluralità e dare forma a un futuro di pace. Dialogando con i Veda e la filosofia occidentale, da Heidegger a Irigaray, Lenart Škof ci guida oltre la dicotomia di spirito e materia, mostrando come la vitalità dell’aria e del respiro apra uno spazio inedito: il «mesocosmo», sfera intermedia tra la persona e la comunità, in cui il soffio plasma l’etica e la politica. In un ritmo di «immissione ed emissione», l’intersoggettività si rivela un atto di ospitalità e non-violenza, che precede ogni distinzione tra io e tu. A partire da un orizzonte femminista e interculturale, la filosofia del respiro di Škof ci invita a riconoscere nel soffio il primo gesto di ogni comunità e dialogo, svelando quel «fondamento infondato» che rende possibile ogni incontro.
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: Negli anni impetuosi del Sessantotto, dopo aver lasciato la guida di Gioventù Studentesca, don Luigi Giussani frequenta con assiduità il Centro culturale Charles Péguy di Milano, fondato nel 1964 da un gruppo di laureandi, laureati e assistenti universitari. Questo incontro segna l'inizio di quella realtà che di lì a poco assumerà definitivamente il nome di «Comunione e Liberazione». Proprio al Charles Péguy, tra il 1969 e il 1970, don Giussani tiene le undici lezioni raccolte in questo libro, in cui la voce profetica del sacerdote si rivela, anche in quel momento storico incandescente, capace di indicare una via di speranza e verità per l'uomo contemporaneo. Invece di proporre una fuga spiritualistica o una soluzione ideologica ai problemi del suo tempo, don Giussani indica infatti nella Chiesa - intesa come luogo vivo della comunione cristiana - il punto sorgivo di ogni autentico tentativo umano di rispondere al bisogno di verità, giustizia, amore e libertà. Solo nella comunione cristiana possiamo sperimentare la liberazione, cioè l'avvento di un mondo più umano. Capace di leggere tra le righe del suo tempo, il sacerdote sa discernere nel fermento del Sessantotto non solo un'ondata di contestazione, ma la sete inesauribile di autenticità e la spinta al rinnovamento che animano quella generazione. "Un volto nella storia" è un documento vivo e sorprendente. La forza della proposta di don Giussani non solo resiste al passare del tempo, ma si rivela più necessaria che mai per affrontare le sfide di oggi.
Vicenza : Pozza, 2025
Abstract: Nel dicembre 1940, un giovane ufficiale degli Alpini, Ottone Menato, viene catturato in Egitto durante la sanguinosa battaglia di Nibeiwa. La sua incredibile odissea inizia con una fuga attraverso il deserto del Sinai al fianco di beduini. Dopo l’arresto nello Yemen, viene trasferito nei campi di prigionia britannici in India. Ma Ottone non si rassegna: evade dai reticolati di Bangalore con tre commilitoni. Braccato nella giungla infestata da pantere, serpenti e altri animali feroci, è aiutato da pastori e contadini indiani. Riacciuffato, questa volta viene internato nel campo di Yol, alle pendici dell’Himalaya, dove pianifica subito l’ennesima evasione e dove scopre un microcosmo inaspettato: teatri con attori che recitano in abiti femminili, cinema sotto le stelle, dibattiti culturali e una comunità che, dopo l’8 settembre 1943, si spacca tra antifascisti, con più possibilità di movimento, e la cosiddetta Repubblica fascista dell’Himalaya, i non-collaboranti rinchiusi nel campo 25. Ottant’anni dopo, Carlo Pizzati, discendente di Ottone e scrittore che vive in India da quindici anni, si mette sulle tracce del prozio seguendo un romanzo dello stesso Ottone sulla sua ricerca di libertà. Tra Mumbai, Bangalore e Dharamsala, tra archivi segreti e ricostruzioni dei piani dell’intelligence britannica per “rieducare” i prigionieri italiani, emerge un dialogo intimo con il passato che intreccia l’India di oggi, proiettata verso un futuro sempre più potente, con quella degli anni Quaranta, in bilico tra colonialismo e indipendenza.
Roma : Armando, 2025
Abstract: Nel 1970, Benita Luckmann pubblica l’articolo I piccoli mondi di vita dell’individuo moderno, in cui esplora un concetto chiave dei suoi lavori empirici: quello di “piccolo mondo”. Tale nozione offre una lente per indagare i processi di costruzione e trasmissione del significato che sottendono la vita sociale, ponendo al centro la percezione che gli individui hanno del proprio ambiente circostante, delle proprie relazioni e possibilità d’azione. Dopo aver delineato le basi teoriche del concetto, Luckmann ne sottolinea il potenziale ermeneutico nella ricerca sociologica per poi soffermarsi sulla frammentazione e pluralizzazione dei piccoli mondi nella modernità la quale promuove «un’esistenza part-time, in mondi part-time», segnata da alienazione e incertezza.
[S.l.] : Iperborea, 2025
Abstract: Anche i più prevenuti e scettici, quelli che non ci metterebbero mai piede, sono incuriositi dall’enigma di Dubai: la città dei superlativi, l’emblema di una cattedrale nel deserto. Com’è possibile che proprio questo suolo proibitivo, quello che poco più di mezzo secolo fa era un modesto villaggio di pescatori sotto protezione britannica, sia oggi sinonimo di lusso e tecnologia, vetrina di una nazione orgogliosa? Non è semplice fare ordine tra le diverse narrazioni in circolazione – quelle propagate dal governo emiratino attraverso sofisticate e milionarie operazioni per ripulire la propria immagine, quelle degli intellettuali locali abituati a esprimersi con cautela in un contesto di libertà di parola limitata, quelle degli osservatori stranieri, a volte troppo unilaterali nelle loro condanne. Come valutare i recenti progressi di un paese che, se da un lato non rispetta gli standard occidentali in termini di diritti umani, dall’altro su temi come l’emancipazione femminile o la libertà religiosa appare come il più tollerante non solo tra le monarchie del Golfo, ma forse nell’intero mondo arabo? Può una leadership autoritaria che non ammette critiche né elezioni, essere allo stesso tempo lungimirante, pragmatica e innovativa? Sono domande scomode, che si interrogano su un modello di progresso e un processo di riforme innegabili ma sempre calate dall’alto, per concessione dei sovrani in uno stato in cui più di tre quarti dei residenti ha solo il permesso temporaneo e non il diritto a vivervi, e spesso è ancora vittima di sfruttamento. Eppure, soprattutto per una fetta di umanità che va dai paesi arabi al Subcontinente indiano, e che sogna un riscatto personale, gli Emirati sono ormai un luogo della mente, un eldorado a cui aspirare. Questo paese sempre più aperto al mondo – campione della diversificazione economica, centro finanziario, commerciale, logistico, immobiliare e turistico internazionale – è ormai una potenza regionale con la quale fare i conti. Che ci piaccia o no.
Big man : il signore delle isole nere / Marino Niola
Milano : Cortina, 2025
Abstract: Uno degli aspetti del mondo melanesiano che hanno attratto maggiormente l’attenzione degli antropologi è senza dubbio la dimensione politica e, soprattutto, la figura che più di ogni altra in Melanesia incarna il potere stesso: il Big Man. In queste società di piccole dimensioni e prive di apparati gerarchici, il leader non è che un individuo in possesso di particolari qualità personali, capace di sfruttare le proprie “virtù” per accumulare una riserva di beni e di crediti da spendere al momento opportuno trasformandoli in prestigio. Si tratta di un potere precario proprio perché eminentemente personale per cui sono gli stessi presupposti che ne determinano la nascita a segnarne inesorabilmente il declino. È proprio infatti a partire dal momento in cui la fama e gli onori del leader raggiungono l’apice che i fondamenti del suo potere cominciano a invertire i propri effetti. Il potere inizia allora a tracciare la parabola discendente.
Hotel World / Ali Smith ; traduzione di Federica Aceto ; con una nuova prefazione dell'autrice
Roma : SUR, 2025
Abstract: Intorno al lussuoso Global Hotel si incrociano i destini di cinque donne: Sara, una giovane cameriera morta accidentalmente all’interno dell’albergo; Lise, una receptionist dall’inattesa generosità; Else, una mendicante che per poche ore viene ammessa in quel mondo di comfort e privilegio; Penny, una giornalista più smaniosa di ricevere attenzione che in grado di darne; e Clare, la sorella di Sara, che cerca di fare i conti con la sua scomparsa. Cinque personaggi femminili ciascuno con la propria voce, cinque appassionanti flussi di coscienza da cui ricostruiamo man mano una vicenda fatta di mondi diversi che si toccano.
Dopo la fine : il declino pubblico del cattolicesimo in Italia / Ernesto Galli Della Loggia
Roma : Studium, 2025
Abstract: In politica i cattolici italiani oggi contano poco o nulla. Ma anche sul piano dei comportamenti diffusi, degli stili di vita e delle opinioni i loro valori - sui quali peraltro tra gli stessi credenti le differenze non sono poche - sempre più appaiono decisamente i valori di una minoranza. Le pagine di questo libro ripercorrono il cammino che ha portato a un tale risultato, nel quale si rispecchia, come si capisce, l’orientamento che ha caratterizzato negli ultimi decenni l’intera società italiana. Un cammino che appare inestricabilmente intrecciato con quello seguito negli ultimi decenni dalle scelte dottrinali e pastorali compiute dalla Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.
Il gattopardo / Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Milano : Feltrinelli, 2025
Abstract: Con lo sbarco dei Mille a Marsala, le forze della rivoluzione annunciano la fine di un’epoca e sconvolgono gli equilibri che da sempre governano l’isola. È in questo teatro di eventi che si profila la figura statuaria del principe Fabrizio Salina, capofamiglia di una delle principali casate della più alta aristocrazia siciliana, che al tramonto del regno borbonico oppone un leonino rifiuto, ergendosi come spartiacque tra il vecchio mondo e il nuovo. Ma la storia avanza inesorabile. Persino il nipote prediletto del principe, Tancredi, partecipa alla campagna militare tra le file delle camicie rosse, e con la vittoria dei piemontesi il nuovo ceto borghese acquista per la prima volta un rilievo considerevole. Nel tentativo di tenere in piedi la reputazione e il potere della sua famiglia, il principe si troverà a dover incrociare il destino dei Salina con quello della bellissima borghese Angelica. Un romanzo lirico e critico insieme, dalle cui pagine emergono personaggi maestosi e indimenticabili, che della Sicilia offrono un’immagine viva, animata da uno spirito alacre, modernissimo e quindi, in un fortunato cortocircuito, antichissimo. Inizialmente rifiutato e pubblicato solo un anno e mezzo dopo la morte dell’autore, Il Gattopardo fu subito riconosciuto come una delle massime opere letterarie dei nostri tempi e vinse il premio Strega. Negli anni la storia dei Salina ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo e ha ispirato il capolavoro cinematografico di Luchino Visconti. Oggi questo classico torna in libreria con una nuova veste, in occasione dell’uscita della serie tv prodotta da Netflix, con Kim Rossi Stuart, Deva Cassel, Saul Nanni e Benedetta Porcaroli.
Ottanta : dieci anni che sconvolsero il mondo / Diego Gabutti
Vicenza : Pozza, 2025
Abstract: Dopo quasi tre decenni di crescita – dal secondo dopoguerra alla crisi petrolifera – cambia tutto. Fino a un momento prima c’era piena occupazione, l’industria prosperava, l’ascensore sociale funzionava, si andava presto in pensione, sanità gratuita per tutti. Erano gli anni del rock’n’roll e della Sex Revolution, della tivù, di Woodstock, dell’impegno politico, della decolonizzazione. Poi arrivano gli Ottanta, l’età del brusco risveglio. Nel 1980 l’Urss invade l’Afghanistan, che non è soltanto il suo Vietnam: dell’impero sovietico non resteranno, a fine decade, che rovine. Sale, con la rivoluzione khomeinista in Iran, la stella dell’islamismo radicale. L’Occidente è in balìa della «Reaganomics»: il liberismo osé della Scuola di Chicago. Nel biennio 1980-1981 ci sono due attentati particolarmente significativi: al papa polacco, nemico di Mosca, e a John Lennon, simbolo dei Sixties e delle controculture. Sono gli anni in cui si registrano i primi segnali dell’Aids. In Italia c’è la marcia dei 40mila: il sindacato e il movimento operaio, da protagonisti, si fanno marginali. Nasce Mediaset, il futuro impero mediatico di Berlusconi, che pochi anni più tardi entrerà in politica diventando il prototipo d’ogni populismo a venire. Nascono Internet, i pc, i primissimi cellulari. Sono anche gli anni della P2, delle guerre di mafia e di monsignor Marcinkus. Craxi si gioca la carriera a Sigonella. Un colpo di spugna dopo l’altro, gli anni della ricostruzione vengono cancellati: il boom economico sprofonda negli abissi del debito pubblico; dei movimenti giovanili e della cultura pop restano solo le parodie; gli eterni adolescenti forever young dei decenni precedenti invecchiano diventando bisbetici e rancorosi. È, insomma, la culla di ciò che stiamo vivendo oggi.