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Trovati 739 documenti.
Bologna : Pendragon, 2025
Abstract: Nel dare la buonanotte a suo padre, Giovanni non sa che quella è l’ultima volta che lo vedrà vivo; non sa che la mattina del 16 marzo 1978, all’angolo tra via Stresa e via Mario Fani, la sua vita di adolescente andrà incontro a una svolta decisiva, scontrandosi tragicamente con quella di Francesco. Giovanni, infatti, è il figlio dell’autista di Aldo Moro; Francesco è il prototipo di un militante delle Brigate Rosse. Molti decenni più tardi i due si rincontreranno, tormentati dal peso della memoria e spinti l’uno verso l’altro da un languore di giustizia che le aule di tribunale non sono riuscite ad appagare. In questo romanzo biografico, a prendere forma attraverso una serrata narrazione a due voci è un dramma prima di tutto umano, che lungo il percorso della giustizia riparativa consumerà il suo ultimo atto. Un cammino parallelo e discorde che vedrà opposto il profondo attaccamento agli affetti familiari da parte di un ragazzo, fino a ieri bambino, alla fede verso un ideale irrigidito in dogma da parte di un uomo, fino a ieri ragazzo. Da un lato il dominio della dimensione privata; dall’altro il prevalere della dimensione collettiva. Da un lato una vita lacerata dal dolore, dall’altro una vita bruciata dal terrore. Ma questo è soprattutto il racconto di un percorso che riunisce e riconcilia il figlio di una delle vittime degli anni di piombo con un militante-tipo del principale gruppo eversivo nell’Italia degli anni Settanta. Gli elementi del dramma sono tutti qui, il resto è storia.
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract: Da molti anni Marcello Veneziani riflette e scrive sul sud. Il meridione d'Italia occupa un posto speciale nella sua privata geografia dei sentimenti: il sud come «infanzia del mondo, provincia dell'universo, luogo d'ombre e di luce della nostalgia, casa dei miti». In questo libro illustrato, la nostalgia per il mondo di ieri si combina con la fascinazione per l'immagine fotografica: foto paesane e famigliari, scene di quotidianità domestica, di vita di campagna e ai bordi del mare, ritratti di antenati, primi piani, gruppi di famiglia, figure curiose, matrimoni, funerali, processioni e feste patronali. Il risultato è un viaggio di immagini e pensieri nel sud e nella fotografia, nei sentimenti e nei ricordi che suscitano, alla ricerca di un mondo e di un tempo perduti per metterne in salvo la memoria prima che cali la notte. Tra pensiero e racconto, Veneziani ha composto una incantevole biografia collettiva del nostro Meridione.
Confini : Rab (Croazia) Rijeka (Croazia) Piran (Slovenia) Basovizza (Italia) / Eric Gobetti
Torino : Eris, 2025
Abstract: Un viaggio sui confini della storia, da est a ovest, dalla Croazia all'Italia, dall'inizio del '900 a oggi. Si parte da Rab (Arbe), paradiso di mare e sole, pervasa di macchia mediterranea e di oblio della vergogna italiana. Rijeka (Fiume) città cosmopolita, dove la storia ha disegnato confini difficili da digerire. Basovizza e le sue memorie di sofferenza, balcone affacciato su Trieste, italianissima città tedesca, luogo di passaggio, di arrivo e di partenze, da Franz Ferdinand ai migranti di oggi, disperati, respinti alle frontiere e accolti in Piazza della Libertà.
Eva dorme / Francesca Melandri
Milano : Bompiani, 2025
Abstract: Eva dorme quando la madre Gerda riceve un pacchetto indirizzato a lei e lo rispedisce al mittente, cambiando così il suo destino. Le sembra di aver dormito anche in altri momenti importanti della sua vita. Ma ora no. Ora, risvegliata da un telefono che squilla, Eva sale su un treno e mentre percorre i mille e più chilometri che separano Brunico da Reggio Calabria rilegge la storia di un amore travagliato: quello di Gerda, sudtirolese di lingua tedesca e ragazza madre coraggiosa, e Vito, il carabiniere che aspetta Eva all'altro capo della penisola. È anche la storia amara del padre di Gerda, Hermann Huber, nato in un maso poverissimo, che era solo un bambino quando nel primo dopoguerra un pezzo di Tirolo austriaco venne assegnato all'Italia instillando in lui il germe della rivalsa.
Roma : Armando, 2025
La sfida IA vs IU
Abstract: In occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Einaudi, Gianpiero Gamaleri e Enrico Morbelli lo hanno intervistato con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale sulle problematiche attuali della politica. Il volume esplora i pensieri dello statista su temi come il premierato, le autonomie regionali, la libertà economica e le sfide dell'integrazione europea, offrendo al contempo un ritratto vivace e contemporaneo del primo presidente della Repubblica Italiana. Introduzione di Roberto Einaudi.
Milano : Il Post : Iperborea, 2024
Abstract: Novecento, il secolo scorso è l'undicesimo numero di COSE spiegate bene, la rivista di carta del Post realizzata in collaborazione con Iperborea. Nonostante sia passato già un quarto di secolo da quando è finito, la storia del Novecento italiano è tuttora molto presente nella discussione pubblica: ma intanto oltre il venti per cento della popolazione nazionale non ne ha una conoscenza diretta nemmeno per un minuto, essendo nato dopo il 2000. Questo numero di COSE Spiegate bene racconta storie ed eventi che hanno composto l’identità dell’Italia del secolo scorso, dagli avvenimenti maggiori ricordati spesso nelle discussioni odierne, di cui a volte si sono persi i dettagli o si fatica a ricordare il reale svolgimento, agli episodi apparentemente minori e pop, che hanno comunque contribuito a portare cambiamenti significativi nella società e nella cultura delle italiane e degli italiani. Il Novecento è stato il secolo in cui si è fatta l’Italia come la conosciamo, e i suoi episodi di storia, cronaca e vita quotidiana affiorano tuttora e rimarranno ancora nel prossimo futuro: conoscerli e spiegarli non è un retorico e solenne esercizio di conservazione della memoria, ma un modo prezioso di comprendere questo paese e molte cose di cui parliamo e discutiamo, e di riconoscere quello che è cambiato e quello che siamo ancora. E poi sono gran storie, anche quando sono piccole. Con testi di Chiara Alessi, Daria Bignardi, Claudio Giunta, Walter Veltroni e della redazione del Post. A cura del Post e di Nicola Sofri. Illustrazioni di Alessandro Baronciani.
Bologna : Il mulino, 2024
Abstract: I lunghi anni Settanta hanno rappresentato una stagione cruciale nella storia della globalizzazione. Sullo sfondo dei mutamenti economici, culturali e generazionali in corso, improvvisamente tornarono alla ribalta anche i nativi americani. Tra l'occupazione di Alcatraz (20 novembre 1969-11 giugno 1971) e quella di Wounded Knee (27 febbraio-8 maggio 1973), luogo dell'ultimo grande massacro delle guerre indiane ottocentesche, le iniziative del Red Power e dell'American Indian Movement riuscirono a ritagliarsi uno spazio simbolico nei media internazionali. Quelle vicende ebbero un impatto particolare anche in Italia, rievocando una serie di fantasmi del passato e contribuendo al rimescolamento negli immaginari collettivi. Il mito del West e della frontiera che avevano forgiato il secondo dopoguerra, per entrare in crisi alla fine degli anni Sessanta, tra conflitto vietnamita e fermenti terzomondisti, subì un ulteriore ribaltamento che costrinse movimenti, intellettuali e singoli cittadini a rimettere in discussione il ruolo dei popoli amerindiani negli immaginari contemporanei. Non si trattava solo di uno scontro tra americanismi e antiamericanismi ma irrompevano temi quali il rapporto tra modernizzazione ed ecologia, al crepuscolo della stagione del capitalismo temperato e alle soglie della rivoluzione cibernetica. Mentre Toro seduto, Cavallo pazzo e Geronimo tornavano a cavalcare, nel paese di Tex e Coccobill, degli Spaghetti Western e degli indiani metropolitani, si generò un peculiare intreccio tra linguaggi «alti» e «bassi» della politica, della musica, del cinema e della letteratura. Questo volume, in ottica di storia glocal, prova dunque a mettere in dialogo fantasmi del passato con le inquietudini di un decennio turbolento che non fu solo segnato dalla violenza ma anche dalla curiosità verso mondi forse solo apparentemente lontani.
L'orma del demiurgo / Gian Renzo Morteo ; a cura di Chiara Alpestre e Anna Peyron
Torino : Seb 27, 2024
Abstract: Le ipotesi alla base delle lezioni di Gian Renzo Morteo, che fin dagli inizi degli anni Settanta hanno suscitato presso gli studenti un vivo interesse, si connotano per la loro originalità. Il mondo teatrale viene esplorato a tutto tondo allontanandosi definitivamente dal punto di vista dell'esclusiva attenzione per il testo e accostandosi al teatro come a un fenomeno complesso composto da molteplici elementi strutturali, destinato a esistere solo in un determinato momento e in un determinato luogo, quello del suo farsi. Un teatro vivo, che non esiste in quanto prodotto finito, ma per il quale il momento della produzione e del consumo coincidono. Sempre all'interno di questo modello teorico, i due testi che qui presentiamo, nati al tempo come dispense universitarie, ci offrono una chiave di lettura dell'insieme delle intuizioni, delle discussioni e delle proposte che hanno portato alla comparsa della regia teatrale in Italia. L'analisi è poi accompagnata da un'esaustiva antologia storica che restituisce direttamente la voce degli ispiratori e dei protagonisti di quella particolare stagione culturale della prima metà del Novecento.
[S.l.] : Nada, 2024
Abstract: Volti e nomi noti, che spesso si incrociano e si ripetono. Uomini dello Stato o della malavita. Eroi del quotidiano o personaggi sfuggenti, sempre in bilico tra legalità ed affari, criminalità e politica. Viaggiano lungo la Penisola, si muovono in auto, da sud a nord, quasi sempre in Alfa Romeo: potenti, veloci, spesso blindate. Un viaggio nel Novecento, in quella storia d'Italia di cui l'Alfa è sempre stata protagonista, dalla nascita del mito del Quadrifoglio, ai bombardamenti del Portello, passando alla fuga degli amanti Benito Mussolini e Claretta Petacci, alla morte di un illuminato dirigente come Ugo Gobbato. E ancora: le morti in pista, il delitto Pasolini e le lotte sindacali in fabbrica ad Arese, la violenza delle Brigate Rosse, fino agli episodi più noir degli anni Settanta, ripresi in un genere cinematografico ‘poliziottesco' che ne diventa l'essenza, la traslazione. Dagli intrecci politico-criminali che legano figure onorevoli a Cosa Nostra, rapine milionarie famose in tutto il mondo, storie di polizia, di inseguimenti mozzafiato e di aberranti omicidi raccontati dalla penna dei cronisti del tempo. Lì nasce "Nero Alfa". Storie di cronaca e delitti al volante di un'Alfa Romeo. Ventisei storie raccontate con dovizia di particolari - spesso inediti - con targhe, numeri di telaio e caratteristiche che vi faranno meglio conoscere un secolo travagliato e stupendo, di cui le vetture del Biscione sono state indiscusse protagoniste. Prefazione di Laura Marinaro. Introduzione di Danilo Moriero.
Donna e impresa : storie di Cavalieri del Lavoro
[Venezia] : Marsilio arte, 2024
Abstract: Educate a essere mogli e madri, spesso destinate a ricoprire ambiti lavorativi per molti versi “minori”, le donne hanno invece svolto un ruolo significativo nel percorso di rinascita economica, oltre che sociale e civile, dell’Italia del secondo Novecento. A sessanta anni dalla nomina della prima donna Cavaliere del Lavoro, questo volume intende mettere in luce, attraverso la storia imprenditoriale e la vicenda personale delle 25 donne insignite nel ‘900, il contributo femminile al progresso dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. Dalla meccanica alla moda, dalla finanza all’agricoltura, dall’edilizia all’elettronica, l’opera intende testimoniare il merito e la determinazione di donne che hanno guidato e sviluppato aziende in contesti economici e culturali complessi, a volte ostili. Dopo i saggi introduttivi di Vera Zamagni sulle condizioni di lavoro delle donne nel Novecento in Italia e in Europa e di Cecilia Dau Novelli sull’imprenditoria femminile nel Novecento, verranno raccontate le vite e le imprese lavorative delle donne nominate Cavalieri del Lavoro, con ampio corredo di immagini storiche e in larga parte inedite. Le interviste e i ritratti sono stati realizzati da Cristian Fuschetto e Paolo Mazzanti. Le schede storiche sono state redatte da Brigida Mascitti. Presentazione di Maurizio Sella.
Eva dorme / Francesca Melandri
Milano : Bompiani, 2024
Abstract: Eva dorme quando la madre Gerda riceve un pacchetto indirizzato a lei e lo rispedisce al mittente, cambiando così il suo destino. Le sembra di aver dormito anche in altri momenti importanti della sua vita. Ma ora no. Ora, risvegliata da un telefono che squilla, Eva sale su un treno e mentre percorre i mille e più chilometri che separano Brunico da Reggio Calabria rilegge la storia di un amore travagliato: quello di Gerda, sudtirolese di lingua tedesca e ragazza madre coraggiosa, e Vito, il carabiniere che aspetta Eva all'altro capo della penisola. È anche la storia amara del padre di Gerda, Hermann Huber, nato in un maso poverissimo, che era solo un bambino quando nel primo dopoguerra un pezzo di Tirolo austriaco venne assegnato all'Italia instillando in lui il germe della rivalsa.
Venezia : Marcianum press, 2024
Abstract: Un saggio che ripercorre la storia del pensiero politico italiano dagli inizi del Novecento fino al 1978, anno emblematico con la morte tragica di Moro, l’elezione di Pertini al Quirinale e la particolarità dei tre “Papi”: Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Il libro è una sorta di viaggio nelle culture politiche italiane (cattolica, comunista, socialista e della destra) attraverso un ritratto dei suoi principali protagonisti. C’è, inoltre, un approfondimento sui giornali di partito: «Il Popolo» per la Democrazia Cristiana, «l’Unità» per il Partito comunista, l’«Avanti!» per il Partito socialista e sulla storia delle loro sedi. La narrazione di una politica diversa da quella attuale, più inclusiva, con “tessitori” capaci di ricomporre i tanti frammenti sparsi della società. Cattolici, comunisti, socialisti e laici che, dopo aver combattuto nella Resistenza, insieme scrivono la Costituzione. Nasce così quell’idea alta della politica come risoluzione di problemi e mediazione tra interessi diversi.
Il tempo degli imprevisti / Helena Janeczek
Milano : Guanda, 2024
Abstract: Cosa rimane del Novecento? Ci siamo davvero lasciati per sempre alle spalle i suoi sogni, le lotte, le ombre? È sul filo di queste domande che si muove la scrittura di Helena Janeczek, il suo talento nell'indagare le vite di personaggi normali che, incrociando i grandi rovesciamenti della Storia, diventano destini eccezionali capaci di consegnarci, nel racconto immaginato, il senso di un'eredità collettiva. Ripercorrendo gli inizi del secolo scorso alla ricerca di storie marginali, solo in parte note, conosciamo le sorelle Zanetta, maestre arrivate nella Milano dei fermenti per l'Expo del 1906, che aderiscono ai sogni socialisti per poi vedersi, la più giovane, arrestata per disfattismo negli anni subito successivi a Caporetto. Nella Merano del 1920, dove si respira una salubre aria di cura per i cagionevoli di salute, troviamo il dottor K., che crede di essere al centro di un intrigo spionistico nato dalla corrispondenza con la sua traduttrice, Milena Jesenská. In quest'Italia di inizio secolo, dove le voci straniere si intrecciano con l'orgoglio nazionale, incontriamo poi la figlia del grande poeta americano Ezra Pound, che vaga per Venezia spiata da un ragazzino che con lei ha condiviso l'infanzia nelle malghe del Tirolo. E il giovane Albert O. Hirschmann, che ha raggiunto la sorella e il cognato a Trieste, una città animata dallo spirito edonista e mercantile della sua borghesia fieramente italiana, quella stessa borghesia che di lì a poco avrebbe visto abbattersi sul proprio mondo le leggi razziali, come il più impensabile e terribile degli imprevisti. Ma i tempi di imprevisti, avrebbe teorizzato più avanti Hirschmann, sono anche tempi di possibilità che invitano a essere pensate, e percorse, a prescindere da come la Storia sia andata. Serve anche a questo la letteratura, ci dicono queste pagine, a rivivere dall'interno di ogni personaggio quel passato che non si è ancora chiuso, per provare a raccoglierne l'eredità irrisolta.
Bologna : Il Mulino, 2024
Abstract: Ma non «pezzi di costume». Chi se ne frega del costume? Lascia che se ne occupino quelli che fanno le colonnine sul «Mondo» (Italo Calvino a Leonardo Sciascia, 25 novembre 1957) Ci sono molti modi per raccontare il Novecento: è il secolo della violenza; il secolo delle masse, delle religioni politiche, degli esperimenti totalitari, del welfare state, della democrazia. Ma esiste anche - così visibile da passare quasi inosservato - un Novecento effimero nel quale ciò che cambia è la vita privata delle italiane e degli italiani: il loro modo di pensarsi, vestirsi, vivere il corpo e la sessualità, organizzare la propria vita, i propri consumi, le case, i viaggi, le città. Attraverso il prisma delle cronache di costume, questo libro descrive appunto mutamenti e permanenze quotidiane dagli ultimi anni dell'Ottocento fino alla grande trasformazione degli anni Sessanta del Novecento. La storia pubblica delle nostre storie private.
Le stragi sono tutte un mistero / Benedetta Tobagi
Bari ; Roma : Laterza, 2024
Abstract: L’Italia è il Paese dei misteri. I colpevoli delle stragi non sono mai stati trovati né sono mai stati puniti. Tutto viene insabbiato e non si riesce mai a trovare il bandolo della matassa per chiudere definitivamente la stagione dolorosa delle bombe, la cosiddetta ‘strategia della tensione’, e consegnarla alla storia. Ogni volta sembra di ricominciare da capo: piazza Fontana, piazza della Loggia e stazione di Bologna sono soltanto alcune delle tappe di una laica via crucis che non ha mai fine e su cui ogni anno emergono particolari, false piste, rivelazioni vere o false. Se però sbirciamo oltre il muro delle tante assoluzioni, le cose non stanno proprio così. Ormai le testimonianze e le carte ci permettono di ricostruire con precisione quanto è successo in quella fase storica. Se Pasolini, in un suo articolo molto famoso, scriveva «io so, ma non ho le prove», ora possiamo dire che sappiamo e abbiamo le prove, di molto, se non di tutto, e spesso possiamo pure fare nomi e cognomi di esecutori e mandanti.
Andare per l'Italia razionalista / Fabio Isman
Bologna : Il Mulino, 2024
Abstract: Molte nostre città vantano qualche edificio razionalista, riconoscibile per le forme «pure» e l'uso di cemento armato e vetro. Il razionalismo, durato solo dal 1925 al 1940 e ispirato dalle esperienze del Bauhaus, di Mies van der Rohe, Gropius e Le Corbusier, opera una propria originale rivoluzione estetica: fa scaturire la forma del costruito dalla sua funzione e abolisce ogni decorazione. Il nuovo stile «littorio» e il regime fascista, con le sue grandi opere pubbliche, ne oscurerà le novità e la memoria. L'itinerario muove dalle «piccole capitali» dove il movimento esordisce (Milano, Como, Roma), per raccontare piccoli gioielli anche di provincia, come Tresigallo, Sabaudia, Ivrea, Torviscosa, Cosenza e molti altri poco conosciuti che vanno riscoperti.
Ami improprie : lo stato della critica d'arte in Italia / a cura di Vincenzo Trione
[S.l.] : Johan & Levi, 2024
Abstract: Nel manifesto l'"Antitradizione futurista", pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? Condannata a una lenta eutanasia, è diventata un genere residuale: la figura del critico è stata sostituita da quella del curatore. Eppure, proprio nell’epoca in cui le opere d’arte sono divenute sempre più criptiche, questa pratica legata alle origini della modernità avrebbe un ruolo decisivo. Per non permettere che l’esoterismo e la volatilità di tante esperienze artistiche attuali ci escludano dal piacere. E per creare un sentimento di prossimità nei confronti di creazioni non di rado respingenti. Ma, per avere ancora un senso, la critica non può che ripartire dalle sue ragioni originarie. Rimodulare, attraverso le parole, i segni dipinti. Riaffermare la centralità dell’opera. Raccontare in che modo un quadro è nato e che cosa rappresenta; quali erano gli obiettivi del suo autore; come egli si è formato; che tecniche ha adoperato; che relazioni ha intrattenuto con la società in cui si è trovato ad agire; a quali simboli ha rimandato. E ancora: insegnare a vedere meglio ciò che è in evidenza, ma anche ciò che si nasconde nell’ombra. Infine, non lasciarsi sedurre dal mito dell’eterno cominciamento, per darsi come inquieta storia del presente. E, insieme, come esercizio “parziale, appassionato, politico” (per dirla con Baudelaire). Di questa filosofia, con sensibilità e culture diverse e lontane, si sono fatti interpreti critici come, tra gli altri, Roberto Longhi e Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli, Cesare Brandi e Filiberto Menna, Giuliano Briganti ed Emilio Villa, Germano Celant e Achille Bonito Oliva, Carla Lonzi e Lea Vergine. All’attualità della loro lezione è dedicato Armi improprie. Che suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando così i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.
Piacenza : LOW, 2024
Abstract: Un gruppo di scrittrici e di scrittori si mette in viaggio – attraverso l’Italia e attraverso il tempo – per raggiungere la Barbiana di don Milani e l’Ivrea di Adriano Olivetti, la Cinisi di Peppino Impastato e la Gorizia di Franco Basaglia, la Genova di don Gallo e altre mete, fino ad arrivare a dieci. Che cos’hanno in comune? Sono tutti luoghi in cui, nel corso del Novecento, qualcuno si è rimboccato le maniche per cambiare le cose non tanto per sé, ma per le persone che aveva attorno. Sono tutti luoghi in cui qualcuno ha provato a fabbricare giorno dopo giorno una società diversa, un futuro migliore. La centralità dell’educazione come possibilità di emanciparsi, la cultura come ingranaggio del mondo del lavoro e non come svago, la volontà di guardare in faccia la mafia per contrastarla, un nuovo modo di affrontare la malattia mentale, il fare comunità con gli ultimi perché diventino il cuore di una città. Cosa resta, oggi, di queste esperienze e dei valori che le hanno ispirate? I reportage narrativi racchiusi tra le pagine di questo libro, fatti di parole e immagini, cercano di fornire una risposta. Che molto spesso ha la forma dell’invito, rivolto a ognuno di noi, a ripartire.
La casa sull'argine : romanzo / Daniela Raimondi
Milano : TEA, 2023
Abstract: La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta... La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l'Italia: dai moti rivoluzionari che portarono all'Unità fino agli Anni di Piombo.
Chieti: GBU, 2023